Lido Tre Archi, le ultime mosse dei pusher: cani aizzati contro la polizia e vedette a difesa dei covi. I consumatori da Ascoli, Fermo e Macerata

La polizia in azione
La polizia in azione
di Sonia Amaolo
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 14:26

FERMO -  Sgominato il gruppo di spacciatori magrebini a Lido Tre Archi che da oltre un anno teneva sotto scacco il quartiere della riviera fermana, utilizzando anche i cani molossi come arma contro le forze dell’ordine, occupando gli appartamenti da usare per smerciare la droga e intessendo una fitta rete di rapporti con consumatori dalle province di Ascoli, Fermo e Macerata. Sono tutti magrebini con età compresa tra i 20 e i 35 anni e avevano costituito una rete ben organizzata, appunto.

 

Ma lunedì notte sono entrati in azione i poliziotti, guidati dal questore di Fermo Luigi Di Clemente, che hanno chiuso il cerchio.

La Polizia di Stato di Fermo, nell’ambito dell’operazione denominata “Tre Archi”, sta ancora eseguendo undici misure cautelari nei confronti di cittadini nordafricani per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, perquisizioni domiciliari ed ha già proceduto al sequestro preventivo di appartamenti utilizzati per l’attività di spaccio. Sequestrato un ingente quantitativo di droga, oltre che due cani molossi e due appartamenti che erano stati trasformati in centrali dello spaccio, sequestrate armi e soldi. 

L'investigazione


Durante i lunghi mesi di investigazione è stato possibile accertare il totale delle cessioni effettuate ai tossicodipendenti che ammonta a circa 1.600 in un anno e il relativo ricavo complessivo, non inferiore ai 100.000 euro. Vicino al chilo, inoltre, il quantitativo al dettaglio delle droghe sequestrate prima dell’ultimo ingente sequestro. Duro colpo alla criminalità con il maxi blitz scattato lunedì alle 4 e andato avanti fino all’alba in tre Comuni del territorio fermano. E’ stato un colpo grosso per la Polizia di Stato. Sono state eseguite undici misure cautelari ai danni di altrettanti magrebini scovati nei 13 appartamenti perquisiti, fiumi di denaro sono stati sottratti al malaffare. Il blitz di Polizia denominato “Tre Archi” era stato pianificato da tempo e non è finita. In queste ore si stanno eseguendo le misure cautelari ai danni degli spacciatori che avevano occupato gli appartamenti abusivamente e li avevano trasformati in vere e proprie centrali della droga dove ammucchiavano, lavoravano e vendevano al dettaglio e all’ingrosso. L’operazione coordinata dalla Procura di Fermo è scaturita da una complessa indagine della Squadra Mobile fermana e ha visto impegnati a notte fonda cento agenti della Questura di Fermo, di Ancona, Macerata, Ascoli e Pesaro, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine, dalle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato e dal Reparto Mobile di Senigallia. Protetti dall’oscurità, senza fare rumore per non essere avvistati dalle vedette fisse e mobili utilizzate dagli spacciatori, né sentiti dai loro cani molossi, gli agenti hanno fatto irruzione contemporaneamente in una decina di appartamenti a Tre Archi, sorprendendo gli indagati negli alloggi. 
Alcuni si sono barricati in casa ma le porte sono state aperte da vigili del fuoco con apposita attrezzatura. Una volta dentro, i veterinari hanno addormentato i cani dei pusher e i poliziotti sono potuti entrare, con la protezione in acciaio contro i cani allenati per il combattimento.

Non ci sono stati feriti

Due autoambulanze erano state predisposte, se le cose fossero andate male ma non ci sono stati feriti. In contemporanea al blitz a Tre Archi, ne sono scattati altri a Montegranaro, Morrovalle e Ripatransone, dove i pusher avevano altre sedi operative e punti di appoggio. Si ricorderà la donna aggredita e mutilata dai molossi a Ripatransone, il 23 gennaio, in uno di questi covi. Sono sei i soggetti colpiti da provvedimenti restrittivi, per due sono scattate subito le manette, per altri due il divieto di dimora nelle provincie di Fermo e Ascoli, con l’obbligo di presentarsi negli uffici di Polizia di nuova residenza. Altri due sono stati arrestati in flagranza. A Montegranaro sono stati sequestrati oltre tre chili di droga in una casa, eroina e hashish, 880 dosi pronte per lo spaccio al dettaglio. Sono stati sequestrati due molossi, un Rottweiler e un Dogue de Bordeaux che uno degli arrestati aveva lanciato contro gli agenti. Sono state sequestrate una katana, due machete e una fiocina da sub. E’ stato disposto il sequestro preventivo di due immobili, noti centri di spaccio, in via Paleotti e via Tobagi. Questo ultimo locale era stato rioccupato dopo l’ennesimo sgombero, è stato sequestrato per evitare che finisca di nuovo in mano ad altri spacciatori, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare

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