Vive in Germania ma vuole essere sepolta nella sua Fermo, lettera del figlio al sindaco: «Aiutateci». Calcinaro: «Prospettate delle soluzioni». Cosa dice la legge

Il sindaco Paolo Calcinaro
Il sindaco Paolo Calcinaro
di Pierpaolo Pierleoni
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Giovedì 3 Agosto 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 12:08
 FERMO - «Mia madre se ne sta per andare. Il suo ultimo desiderio è riposare a Fermo, ma non essendo residente le normative non lo consentono. Aiutatemi ad assecondare le sue volontà». È la richiesta formulata, in una lettera aperta al sindaco Paolo Calcinaro, dal figlio di un’anziana signora. Originaria fermana, con tanto di matrimonio celebrato al Duomo, oggi Cattedrale, nel 1967, si trasferì in Germania con il marito, che aveva trovato lavoro alla Mercedes. 


«Mamma e babbo erano così attaccati alla terra natia che affrontarono diversi viaggi di oltre 1000 km per farmi nascere in suolo fermano – ricorda il figlio – Avrebbero tanto voluto tornare, tentarono di avvicinarsi, mio padre trovò lavoro alla Fiat a Torino e sono sempre rimasti in un Comune vicino. Vorrebbero tornare nella città d’origine, a cui sono sempre rimasti molto legati, almeno quando finirà la loro vita». Avvicinandosi ormai l’ora del congedo, viste le precarie condizioni della signora, i familiari si sono attivati, ma gli uffici comunali hanno spiegato che la sepoltura a Fermo è permessa ai residenti, a chi vi è deceduto e a chi si fa cremare; quest’ultima opzione non è gradita alla signora.

Il senso delle leggi

«Siamo abituati a rispettare le regole, ma qui è difficile comprenderne il senso – prosegue il figlio dei coniugi - Se una persona desidera essere sepolta in un luogo, evidentemente si sente di appartenere a quel posto. È il caso dei miei genitori, che con la città natale hanno mantenuto un legame viscerale, correlato al senso di comunità.

Ricordo ancora la loro gioia quando Fermo diventò provincia. Perché impedire ad una persona che ama la città di riposare lì, solo perché, diversamente da fratelli ed amici, le vicende della vita l’hanno portata a emigrare? Penso anche ai tanti ragazzi che dopo anni di studio e sacrifici, per raggiungere realizzazione e gratificazione professionale, potrebbero essere costretti alla sepoltura in qualche sperduto cimitero all’estero. Credo sia legittima la volontà di mia madre di essere ricordata da quel complesso di relazioni affettive che ha con molte persone residenti tuttora a Fermo».

La soluzione?

La possibile soluzione potrebbe stare nella collocazione in un loculo di famiglia, se si provvederà alla riduzione e spostamento delle salme di alcuni congiunti. Il sindaco Calcinaro si mostra fiducioso in un epilogo positivo. «In primis va chiarito che parliamo di una normativa statale che vale ovunque e prevede la sepoltura nel cimitero della città ai residenti, a chi è deceduto nel territorio comunale o a chi è stato cremato – puntualizza il primo cittadino -. Il nostro Comune prevede già una deroga a tale regolamentazione, consentendo di essere sepolto anche a chi, pur non essendo residente, ha già una cappella o dei loculi familiari. C’è la massima disponibilità, dell’amministrazione e degli uffici, ad andare incontro alle volontà di chi ci lascia. I nostri uffici hanno prospettato le soluzioni possibili per assecondare il desiderio della signora di riposare a Fermo, mi auguro la famiglia possa trovare un’opzione confacente alle proprie esigenze».

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