Crediti e Superbonus, a Fermo è allerta per i lavori nei cantieri. «Ripartiamo con la fabbrica pilota»

Crediti e Superbonus, a Fermo è allerta per i lavori nei cantieri. «Ripartiamo con la fabbrica pilota»
Crediti e Superbonus, a Fermo è allerta per i lavori nei cantieri. «Ripartiamo con la fabbrica pilota»
di Massimiliano Viti
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Venerdì 16 Dicembre 2022, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 10:22

FERMO - Una scuola edile a Fermo. Da qualche anno l’edilizia sta attraversando un momento particolare, con le agevolazioni come il Superbonus 110% e il bonus sisma che stanno destabilizzando il mercato.

Le imprese che hanno praticato al cliente lo sconto in fattura e devono avere il rimborso sono in attesa da 5 mesi. Per cui sono a corto di liquidità. Una situazione denunciata a livello nazionale ma che a Fermo, terra di piccole imprese, fa ancora più male. Tra l’altro è di questi giorni anche lo stop del governo alla richiesta di una proroga per la presentazione della Cilas (vale a dire la Comunicazione di inizio dei lavori legata al Superbonus) data invece nei giorni scorsi come probabile.

Resta quindi confermata la possibilità solo per i condomini che avevano completato l’iter con il Comune di accedere all’aliquota al 110% anche per il 2023.

Ma la buona notizia è, appunto, il progetto di una scuola edile a Fermo. Ed è legata al compito che Ance Marche, guidata dal fermano Stefano Violoni, ha affidato alla sezione fermana: lo sviluppo della formazione.


I particolari


Il progetto è nato insieme con la Cassa Edile di Ascoli Piceno-Fermo guidata da Lanfranco Ceroni, l’Ente Scuola Edile e il Comune di Fermo. «Ringrazio il sindaco Paolo Calcinaro perché l’amministrazione comunale ci metterà a disposizione uno spazio in zona Paludi-Lungotenna che stiamo definendo» afferma Massimiliano Celi, presidente di Ance Fermo. La struttura verrà realizzata da zero, avrà un’area-cantiere che diventerà la fabbrica pilota degli edili, con impalcature ed escavatori.


Gli spazi


«Fino a oggi abbiamo utilizzato una piccola sede in zona Molini. Con la nuova scuola avremo più spazi, numerose aule e potremo diventare un riferimento per tutta la regione» conclude Celi che confida di intercettare fondi in modo da rendere operativa la scuola entro tre anni. Se il futuro si chiama scuola edile, il presente è costellato di problemi. L’ultimo in ordine cronologico è l’obbligo della certificazione Soa, l’attestazione tipica dei contratti pubblici. Dal primo gennaio diventa obbligatoria anche nei lavori privati di importo superiore ai 516.000 euro che ottengono incentivi fiscali.


La contestazione


«È una barriera nei confronti delle imprese artigiane» sentenzia il coordinatore di Cna Fermo Andrea Caranfa che prosegue: «È una lesione della libera concorrenza e un aggravio burocratico del tutto irragionevole. Abbiamo chiesto al Ministro delle Infrastrutture Salvini l’abrogazione dell’obbligo». Per Cna costruzioni «dopo oltre 20 anni di operatività, infatti, l’obbligo Soa negli appalti pubblici non ha dimostrato il raggiungimento dei declamati indici di qualificazione del mercato».

Una questione che si aggiunge a quella più spinosa dei crediti incagliati nei cassetti fiscali da almeno 5 mesi. «Le conseguenze sono decisamente pesanti dal ritardo nel saldo dei fornitori a quello per il pagamento di tasse e imposte. Stimiamo che 6 imprese su 10 considerano la sospensione dei cantieri in essere e l’86% afferma che non ne aprirà di nuovi» commenta Loris Antolini, presidente di Cna Costruzioni di Fermo. Cna ha rinnovato l’invito al governo ad assumere un intervento straordinario per consentire alle imprese edili di svuotare i cassetti fiscali. Senza un adeguato meccanismo dello sconto in fattura, altrimenti gli oneri per le imprese rischiano di essere superiori ai benefici».

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