«No al Superbonus 110% per l'alluvione su Ancona, Pesaro e Fano: noi cittadini di Serie B. Emendamenti Ance ignorati»

«Superbonus 110%, Ancona, Pesaro e Fano cittadini di Serie B. Emendamenti Ance ignorati»
«Superbonus 110%, Ancona, Pesaro e Fano cittadini di Serie B. Emendamenti Ance ignorati»
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 14:56

ANCONA - «Tra i cittadini che hanno subito danni alle proprietà dall’alluvione del settembre 2022 e quelli di Ancona, Pesaro e Fano che, due mesi dopo, sono stati colpiti dal terremoto, continua a esistere una inaccettabile disparità di trattamento a proposito dell’utilizzo del 110%». Lo sottolinea il presidente di Ance Marche, Stefano Violoni, a proposito della proroga per gli interventi fino al 2025, «una norma che sembrava solo scritta male, ma che evidentemente, ad oltre un anno dagli accadimenti e a 7 mesi dalla sua entrata in vigore, ha generato cittadini di serie a e di serie b».

Cittadini di Serie B

Il governo, infatti, nel concedere la proroga del bonus fino al 2025, per i danneggiamenti sulle unità immobiliari conseguenti il terremoto, aveva previsto la misura piena, lo sconto in fattura e la cessione del credito, mentre gli alluvionati devono fare i conti con il decalage. «Come associazione dei costruttori, anche in questa occasione, abbiamo proposto degli emendamenti al Milleproroghe: sono stati tutti ignorati - spiega Violoni -. Il nostro obiettivo era e resta ancora quello di evitare un’evidente disparità di trattamento, che si aggiunge al dolore e alle forti preoccupazioni di centinaia di cittadini chiamati a ricostruire o riparare gli immobili danneggiati».

La proposta

Le proposte fatte da ANCE sul superbonus, a livello nazionale, avrebbero permesso una chiusura ordinata dei lavori in corso d’opera, salvaguardando in tutta Italia 25 mila cantieri su 40 mila e circa 220 mila delle 350 mila famiglie coinvolte.

Nelle Marche si stimano 4 mila famiglie nel limbo del superbonus, a queste si aggiungono le oltre 500 famiglie colpite dall’alluvione del settembre 2022.

Le modifiche introdotte lo scorso dicembre, invece, non vanno in questa direzione: contro ogni logica, è stata data la possibilità d’interrompere i lavori usufruendo degli incentivi per le sole opere eseguite a prescindere dal raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione delle classi energetiche, cioè il requisito principale da sempre richiesto per avvalersi delle detrazioni.

C’è anche una proposta di legge regionale il cui primo firmatario è il presidente del Consiglio Regionale, Dino Latini, che punta a trovare una soluzione, in particolare, per gli interventi condominiali, proponendo al Parlamento una proroga per quelli che al 31 dicembre scorso avevano uno stato avanzato lavori pari al 50%. «Confido che possa andare velocemente avanti - conclude il presidente di Ance Marche - ma il problema persiste per i terremotati e gli alluvionati: il 2025, fissato come termine ultimo per i lavori, è dietro l’angolo e le certezze ad oggi sono praticamente pari a zero».

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