E' tempo di Gds, calzaturieri in missione
Mercato "chiuso" ma su cui si può contare

Arturo Venanzi
Arturo Venanzi
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Martedì 3 Febbraio 2015, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 12:10
FERMO - Calzature fermane in Germania da domani a venerdì. Un mercato su cui si può fare affidamento ma che non permette nuovi ingressi. Nel fitto calendario fieristico, arriva prima che mai quest'anno la fiera Gds di Dusseldorf che riunisce 932 espositori di cui 130 italiani. Saranno 45 gli espositori marchigiani: 27 dal Fermano, 14 dalla provincia di Macerata e 2 da Ascoli Piceno e Ancona.

Per la calzatura fermana è il secondo mercato più importante dietro quello russo, con un'incidenza di circa l'undici per cento. Nei primi nove mesi del 2014 l'export verso la Germania è aumentato del 5,8% consentendo un recupero alle perdite fatte segnare in Russia. Purtroppo i problemi con la Russia tengono banco, le sanzioni imposte dall’Ue finiscono per penalizzare il distretto a cavallo fra Fermano e Maceratese.

"Ma non è un periodo molto brillante neanche per il mercato tedesco che risente del clima di incertezza internazionale" ci dice Arturo Venanzi del calzaturificio Franceschetti di Montegranaro (scarpe di uomo di fascia alta) che con il mercato tedesco (e austriaco) sviluppa il 40% del proprio fatturato. "E' un mercato piuttosto chiuso dove non c'è posto per i nuovi e non basta fare le fiere per catturare clienti. I compratori tedeschi, anche per questioni logistiche legate alla vicinanza con l'Italia, effettuano più acquisti nel corso della stessa stagione e comprano modelli standard. Sono molto attenti ai propri bilanci e, solitamente, non creano problemi di incasso e sono piuttosto veloci e puntuali nei pagamenti".

E' un mercato su cui l'esportatore italiano può contare: il cliente tedesco non è avvezzo a cambiamenti, né di fornitore e né di modelli. "I tedeschi seguono meno la moda rispetto ad altri" conferma Venanzi. "Badano più alla sostanza e alla qualità. E' chiaro che quando presenti una nuova collezione devi apportare sempre qualche novità. Il prezzo? I tedeschi sono grandi importatori e conoscono bene questo argomento. La scarpa italiana sta subendo un po' la concorrenza agguerrita di Portogallo (da uomo) e della Spagna (da donna), Paesi in cui i produttori di calzature hanno delle condizioni più favorevoli rispetto a noi italiani".

Le prospettive del mercato tedesco sono molto legate alla situazione internazionale ma ora il suo valore strategico è aumentato, appunto, a causa della crisi russa.

Il calzaturificio Lorenzi di Fermo fattura in Germania il 40% del proprio volume d'affari e vuole crescere ancora: "Abbiamo iniziato a lavorare con la Germania da circa 8 anni e negli ultimi 2 stiamo raccogliendo i frutti di quello che abbiamo pazientemente seminato" ci dice Samuele Camerlengo, direttore vendite dell'azienda che produce prevalentemente scarpe da uomo. "Credo che quello tedesco sia uno dei migliori mercati attualmente esistenti" commenta Camerlengo.
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