FERMO - Con una serie di raggiri si era fatto versare 900 euro su una carta postepay. Ma i carabinieri di Porto San Giorgio sono riusciti ad individuare il truffatore che aveva ingannato una cinquantenne di Fermo. La conclusione delle indagini in settimana, per un episodio avvenuto nelle prime settimane del 2022.
Tutto è partito da una telefonata che la donna ha ricevuto da parte di un soggetto che si è qualificato come addetto al sistema antifrode di Poste italiane.
I militari hanno iniziato l’indagine dall’acquisizione dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria. Tutti elementi che hanno permesso di focalizzare le ricerche, fino ad identificare l’impostore in un 32enne residente in provincia di Padova. Ora dovrà rispondere ora di truffa alla magistratura.
Le denunce per raggiri di questo genere si stanno verificando con preoccupante frequenza, dalle vendite fasulle online all’invito a presentarsi agli sportelli Bancomat o Postamat per risolvere presunti malfunzionamenti delle carte di pagamento. Proprio per questo, i carabinieri ribadiscono la raccomandazione alla collettività alla massima diffidenza verso presunti operatori di società ed istituti di credito, consigliando di recarsi sempre agli uffici competenti per verificare la veridicità delle comunicazioni telefoniche anomale. Ma i malintenzionati non prendono di mira solamente anziani e persone ingenue ma anche amministratori pubblici.
Un finto operatore energetico ha tentato di truffare il sindaco Calcinaro. «L’ho fatto parlare e poi mi sono rivelato come sindaco della città (pensa che sfortuna per il telefonista)- racconta Calcinaro - Per la prima volta è successo l’opposto di quello che accade: il call center ha richiuso il telefono in faccia al cittadino chiamato. Morale? Anche in un momento di scossoni come questo, attenzione a questa gente che vuole carpire la vostra fiducia e il vostro portafoglio da un call center lontano e indefinito».