Gioco d’azzardo, a Fermo la spesa in aumento. Crescono pure le scommesse sul web

Gioco d’azzardo, la spesa in aumento. Crescono pure le scommesse sul web
Gioco d’azzardo, la spesa in aumento. Crescono pure le scommesse sul web
di Pierpaolo Pierleoni
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Lunedì 30 Ottobre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:58

FERMO - Italiani, sempre più popolo di giocatori d’azzardo e il Fermano non è da meno. Lo scandalo legato al gioco ed alle scommesse che sta scuotendo il calcio italiano ha prepotentemente riportato questa tematica alla ribalta nazionale. Cgil e Federconsumatori hanno pubblicato appena qualche settimana fa, in collaborazione con la Fondazione Isscon, Il libro nero dell’azzardo, indagine approfondita che documenta la crescita impetuosa del gioco, soprattutto online, in Italia. 

 
Lo studio analizza anche l’andamento per province, dal quale emergono risultati interessanti.

Le regioni del Mezzogiorno primeggiano indisturbate in ogni graduatoria, ma subito dietro, Ascoli Piceno e Fermo figurano nelle zone alte della classifica per spesa procapite. Nella fascia dai 18 ai 74 anni, la popolazione provinciale ha dedicato nel 2022 al gioco online ben 2.120 euro annui a testa. Una somma che vale il 25o posto tra le province italiane. Se si escludono quelle del centro-sud (il motore della raccolta è territorialmente collocato nel Mezzogiorno, con picchi in Campania, Sicilia e Calabria) le due marchigiane figurano rispettivamente al primo ed al terzo posto. Si gioca meno, mediamente, a Macerata, Ancona e Pesaro Urbino. A livello provinciale la somma complessivamente giocata nel 2022 ammonta a 255.266.060 euro. Le perdite sfiorano i 14 milioni, circa il 5,1% rispetto al totale scommesso. Un dato sostanzialmente in linea, inferiore di un paio di decimali, con la media nazionale. L’indagine di Cgil e Federconsumatori guarda anche ai dati dei capoluoghi e in questo senso non emergono particolare divergenze tra i numeri provinciali e quelli di Fermo città.

L’anno scorso sono stati spesi nel gioco online 55,7 milioni di euro, con vincite per 53,2, un dato che incide per poco più del 21% sul totale del Fermano. Si gioca qualche decina di euro in più rispetto al resto del territorio, 2.156 euro procapite (31o posto nazionale tra i capoluoghi) contro i 2.110 degli altri 39 Comuni. Numeri alla mano, si gioca sempre di più. L’aumento rispetto all’anno precedente, in somme scommesse, è di 7,3 milioni, incremento pari al 2,9%. Quasi in tutta Italia la tendenza all’azzardo cresce. Sono appena 7 in Italia le province che fanno registrare un trend in diminuzione rispetto all’anno prima, l’unica marchigiana tra queste è Pesaro-Urbino. A livello nazionale emerge una crescita imponente delle giocate online, ma anche quelle fisiche, dopo la nettissima riduzione nel periodo delle limitazioni Covid, sono tornate ad aumentare.


Altro elemento significativo è la diffusione maggiore del gioco nelle aree meno ricche. Il rapporto parla di relazione inversa tra situazione finanziaria ed incremento della raccolta complessiva dei giochi d’azzardo. Più morde la crisi, insomma, e più si tenta la fortuna, spesso incrementando la portata dei problemi. Tra le misure auspicate da Cgil e Federconsumatori c’è un contrasto ai fenomeni criminosi, per arginare il riciclaggio dei proventi di attività illecite attraverso il gioco. Si evidenzia poi l’urgenza di garantire l’inaccessibilità ai minori, soprattutto online, con sistemi di accertamento dell’identità degli utenti e di tracciabilità dei flussi di denaro.

Analizzando la totalità dei giochi, sia online che fisici, il Libro nero dell’azzardo indica cifre monstre: ben 136 miliardi di euro spesi nell’arco dell’ultimo anno. Oltre al gioco ufficiale ed ai siti autorizzati, c’è il sottobosco delle piattaforme illegali, un mondo di cui è difficile avere totale contezza. Lo studio ipotizza vengano giocati complessivamente altri 33 miliardi di euro, di cui 19 sulle piattaforme online non autorizzate. Di fatto, si arriva all’esorbitante somma di quasi 170 miliardi di euro in azzardo. Per la spesa alimentare le statistiche ipotizzano che gli italiani spendano all’anno 160 miliardi. Ormai si spende per scommettere più di quanto lo si faccia per mangiare. In un Paese attento come nessun altro ai piaceri della tavola, un sorpasso che fa impressione.

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