I particolari
Un’impresa in pieno stile Fisa: superare i propri limiti, portare a termine la missione, addestrarsi per essere sempre pronti ad intervenire per salvare vite. I due impavidi ragazzi, gli “Impandanati Racing Team”, raggiungeranno il Marocco, attraversandolo da nord a sud e da est a ovest con un percorso suddiviso in sette tappe, per oltre 2500 km, che metteranno alla prova le capacità fisiche e mentali delle squadre, lontano dal trambusto della civiltà e dalla dipendenza da tecnologia.
Ai due giovani è arrivato il grosso in bocca al lupo del presidente nazionale Fisa Raffaele Perrotta. L’obiettivo non è il tempo o la velocità, ma arrivare alla fine interpretando una semplice mappa di percorso, perché superare Panda Raid significa prima di tutto raggiungere l’obiettivo. Ogni 50 km circa di piste ci sono dei posti di controllo dove si trovano i commissari, persone in carne ed ossa, che oltre ad essere incaricate di timbrare la tessera, sono in contatto diretto con tutta l’organizzazione in caso di problemi importanti. In termini di sicurezza, le vetture dei team dispongono di un dispositivo satellitare che, attraverso una mappa di monitoraggio in tempo reale, consente all’organizzazione di avere le squadre sempre localizzate, nonché la possibilità per chiunque di vedere i progressi dei concorrenti nelle tappe o come si stanno coprendo chilometri e chilometri di deserti, attraverso un’esperienza unica nel suo genere.