Aborti, le donne ​senza medici
Sono tutti obiettori di coscienza

Aborti, le donne ​senza medici Sono tutti obiettori di coscienza
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Giovedì 12 Marzo 2015, 22:14 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 08:39
FERMO - ​“Nella nostra Area Vasta la percentuale dei medici obiettori di coscienza raggiunge il 100%". Questo significa che nessuna donna, nemmeno quando l'interruzione è necessaria per motivi terapeutici, può ricevere questa prestazione sanitaria presso il nuovissimo reparto Ostetricia dell'ospedale di Fermo. E’ la denuncia della Lega Spi Cgil che torna sulla vicenda dei medici obiettori di coscienza che costringono le donne, in caso di aborto, a doversi rivolgere ad altre strutture.



Una questione che non riguarda solo Fermo ma che va comunque affrontata. Lo fa il sindacato con l’incontro dal titolo “194: ri - cominciamo a parlarne” in riferimento alla legge 194 che regola l'interruzione volontaria di gravidanza. Si terrà domani alle 17 alla Sala dei Ritratti e sarà presente Stefano Cecconi della Cgil nazionale.



“Il ricorso massiccio all'obiezione di coscienza - sottolinea la Cgil - sta svuotando di significato la Legge 194, negando i diritti delle donne e penalizzando medici e infermieri non obiettori sui quali ricade tutto il carico delle interruzioni di gravidanza”.
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