«Le Marche terra di obiettori». Corteo per il diritto all’aborto, attimi di tensione dopo le proteste dei "pro vita"

«Le Marche terra di obiettori». Corteo per il diritto all’aborto, attimi di tensione dopo le proteste dei "pro vita"
«Le Marche terra di obiettori». Corteo per il diritto all’aborto, attimi di tensione dopo le proteste dei "pro vita"
di Antonio Pio Guerra
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Domenica 7 Maggio 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12:00

ANCONA  - Una marea fucsia che dal porto è arrivata sino a piazza Cavour, proprio sotto il palazzo dell’Assemblea legislativa delle Marche, che nella giornata di ieri è stato anche imbrattato con della vernice rossa. È andata in scena la manifestazione nazionale organizzata ad Ancona dal movimento "Non una di meno" per chiedere l’attuazione anche di fatto del diritto all’aborto.


La partecipazione


«Abbiamo scelto le Marche perché qui, negli anni, è stato smantellato il diritto all’aborto» ha spiegato Eleonora Mizzoni, tra le organizzatrici della manifestazione. «In questa regione otto medici su dieci sono obiettori e ci sono città come Fermo dove il 100% dei medici è obiettore» ha aggiunto.

Secondo le forze dell’ordine, ad Ancona sarebbero dovuti arrivare in duemila ma la sensazione era che fossero di più: alcuni da Milano, altri da Palermo ed altri ancora dalla Toscana. Il corteo che ha sfilato sotto l’Assemblea legislativa era lungo quasi mezzo chilometro. «Siamo ad Ancona e non ci fermeremo» hanno promesso i manifestanti dal palco improvvisato sotto la statua di Cavour.

Gli striscioni

«Questa è guerra» si poteva invece leggere su alcuni striscioni, e ancora «aboliamo il patriarcato» su altri, mentre accanto un grosso crocifisso con Cristo verniciato in rosa fluorescente veniva portato in processione. Nessun gruppo politico ha ufficialmente preso parte alla manifestazione. Per garantire il sereno svolgimento della manifestazione hanno vigilato almeno un centinaio di agenti di polizia e carabinieri in assetto antisommossa.

I pro vita

Proprio le forze dell’ordine, nei primi minuti della manifestazione, hanno allontanato un gruppo di attivisti pro-vita (e quindi contrari all’aborto) che con striscioni ed un bambolotto tentava di contro-protestare al grido di «i bambini non si uccidono». Contro di loro cori e qualche insulto finché non hanno lasciato l’area della manifestazione scortati dagli uomini della Questura.

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