Aborto, in Francia diventa un diritto costituzionale: dove è ancora vietato nel mondo? Da Malta all'Iraq

Aborto, in Francia diventa un diritto costituzionale: dove è vietato nel mondo?
Aborto, in Francia diventa un diritto costituzionale: dove è vietato nel mondo?
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Martedì 5 Marzo 2024, 13:19

È la prima volta al mondo che un Paese inserisce tra i diritti fondamentali il diritto all'aborto. La Francia sceglie di proteggere così l'interruzione di gravidanza. Se ne discute, e si sottolinea il primato, perché in moltissimi Paesi non è sempre possibile fare diversamente se si scopri di essere incinta. Se state pensando agli Stati Uniti, fate bene. Lì, la sentenza della Corte Suprema di appena un anno fa ha smantellato un diritto sancito da un precedente tribunale. Il punto è proprio questo: era smantellabile. Il 24 giugno 2022 in America è stato cancellato il diritto costituzionale all'aborto perché i giudici hanno archiviato la sentenza Roe v. Wade del 1973 rimandando la competenza di legiferare a ogni singolo Stato. Occhio: l'aborto è diventato un tema elettorale per il presidente Biden che ambisce a essere rieletto.

Ma dove è ancora vietato l'aborto? (mappa del Center for reproductive rights). 

Le disparità in Europa, legislazione molto restrittiva in Polonia e a Malta

Le stime indicano che quasi la metà (48%) delle gravidanze nel mondo non sono pianificate e quindi i servizi e le cure per l'aborto sono componenti essenziali della sanità pubblica, per garantire un'elevata qualità della salute sessuale e mentale delle donne e delle ragazze. L'aborto può essere considerato sicuro solo quando viene eseguito senza il rischio di sanzioni penali o legali, stigmatizzazione, stress o isolamento. La situazione in Europa è molto frastagliata. Tutti gli Stati membri, tranne uno, consentono l'aborto a determinate condizioni. A Malta, tutti gli aborti sono vietati a meno che non sia a rischio la salute della donna. Situazione analoga anche in  Andorra, Liechtenstein e Monaco. 

Le mappe del Center for reproductive rights

Undici Stati membri - Belgio, Germania, Irlanda, Spagna, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Slovacchia - prevedono un periodo di attesa obbligatorio.

Belgio, Germania, Italia, Lituania, Ungheria, Paesi Bassi e Slovacchia prevedono l'obbligo di un percorso di consulenza pre-aborto (in Ungheria la donna deve ascoltare il battito cardiaco del feto). C'è poi la questione della mancanza di medici obiettori di coscienza. Gli unici Paesi che non richiedono il consenso di terzi, ad esempio dei genitori, per l'aborto di minori sono Belgio, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo e Finlandia. L'Irlanda ha aggiornato le sue politiche, mentre la Polonia ha inasprito la sua già restrittiva legislazione sull'aborto nel 2020. Il neopresidente Tusk ha promesso di cambiare queste leggi. Gli Stati membri dell'Europa orientale registrano il maggior numero di gravidanze indesiderate e il 66% delle gravidanze indesiderate si conclude con un aborto.

Aborto, dove è vietato nel mondo

Nel mondo l'aborto è totalmente vietato in 21 Paesi. Sono Aruba, Congo, Curaçao, Repubblica Dominicana, Egitto, El Salvador, Haiti, Honduras, Iraq, Jamaica, Laos, Madagascar, Mauritania, Nicaragua, Palau, Filippine, Senegal, Sierra Leone, Suriname, Tonga e Striscia di Gaza. (Mappa e dati del Center for reproductive rights). 

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