A Messa con l'autocertificazione già dalle 19, il vescovo: «Pensate a chi soffre»

Fermo, a Messa con l'autocertificazione già dalle 19, il vescovo: «Pensate a chi soffre»
Fermo, a Messa con l'autocertificazione già dalle 19, il vescovo: «Pensate a chi soffre»
di Chiara Morini
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Giovedì 24 Dicembre 2020, 07:05

FERMO - Il Natale al tempo del Covid. Spente le polemiche sull’orario delle messe di Natale che durante le scorse settimane hanno animato le discussioni dei fedeli, la vigilia è arrivata.

In piena zona rossa, da cui entriamo questa mattina per rimanerci fino a domenica, sarà possibile andare in chiesa per le messe e le funzioni religiose, ma con l’autocertificazione.

Il cambiamento

È questa infatti l’unica novità di rilievo rispetto alla messa delle scorse domeniche, rimanendo le celebrazioni uguali a come si è abituati da quando le chiese hanno riaperto nello scorso mese di maggio.

Altra novità, per via del coprifuoco che rimane attivo dalle 22 alle 5, non ci sarà la messa della notte di Natale che, a seconda delle singole parrocchie, sarà celebrata tra le 19 e le 20. «In passato molti dicevano che a Natale si festeggiava tutto meno che il vero significato» commenta l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, che aggiunge anche come «quest’anno si può fare in maniera diversa, quest’anno ci avviamo a dare più centralità al Signore». Già all’inizio dell’Avvento l’arcivescovo aveva invitato tutti a non estremizzare il dibattito, anche perché il sacrificio più grande i fedeli l’avevano fatto nella scorsa primavera, quando non fu possibile celebrare la messa di Pasqua.

Le manifestazioni

Per questo Natale, quindi, l’arcivescovo Pennacchio osserva che «non potendo avere le stesse manifestazioni dell’anno scorso per la festa del Natale, non possiamo non fare in modo diverso». Nel videomessaggio, disponibile sul sito della diocesi, il vescovo invita i fedeli «a recuperare la dimensione personale e di fede, partecipando alla liturgia della messa natalizia, pensando alla famiglia e vivendo secondo quella di Nazareth». Viene spontaneo fare il parallelo tra la sofferenza che molte famiglie vivono in questo periodo e il peregrinare della sacra Famiglia, quando è nato Gesù.

I disagi

«Lutti e ogni tipo di difficoltà possono essere superati guardando al futuro con gli occhi della fede – dice – ciò che stiamo vivendo è la pienezza del tempo. Incarnati nell’oggi, scrutiamo la storia, amiamola e perseveriamo nella vocazione a cui siamo chiamati. Riscopriremo la bellezza di essere cristiani e solidali con chi patisce le conseguenze della pandemia».

Le scelte

Ogni parrocchia, come detto, per la vigilia di Natale si è organizzata secondo le proprie necessità. Chi alle 19 o chi alle 20 ad esempio (quella che fino all’anno scorso si chiamava “Messa di Mezzanotte”), l’importante è che ogni celebrazione termini in modo che per le 22, ovvero prima del coprifuoco, tutti possano essere già a casa. Ad esempio, in San Giorgio, a Porto San Giorgio, oggi le messe ci saranno alle 17.30 e alle 20, e poi, domani, giorno di Natale, secondo l’orario festivo, come ciascuna parrocchia.

La mattina

In duomo il Pontificale sarà celebrato alle ore 11.30, da parte dell’Arcivescovo Pennacchio, che rivolge un pensiero anche ai parroci. «Quanti hanno bisogno non saranno soli. La comunità cristiana è sempre a disposizione – dice – Per questo ringrazio i parroci e tutti quanti si attivano per dare sollievo alle sofferenze della popolazione». Infine l’augurio per questo Natale, che sia «di serenità e di gioia. Nella fragilità del Bambino oggi più che mai vediamo la nostra debolezza, ma Dio non ci può lasciare soli».

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