Il sindaco ancora positivo al Covid dopo 40 giorni: «La politica non ha dato un bell'esempio»

Fermo, il sindaco ancora positivo al Covid dopo 40 giorni: «La politica non ha dato un bell'esempio»
Fermo, il sindaco ancora positivo al Covid dopo 40 giorni: «La politica non ha dato un bell'esempio»
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16:04

FERMO - Aspetta il responso dell’ultimo tampone fatto ieri, Paolo Calcinaro. Il sindaco di Fermo, in quarantena a casa da tre settimane dopo la dimissione dall’ospedale, segue a distanza l’evoluzione della pandemia. E non è affatto soddisfatto di come la situazione viene gestita a livello nazionale.

«Nell’emergenza sanitaria – dice –, la politica italiana non ha dato un bell’esempio.

Lo posso dire da sindaco a capo di una lista civica in cui convivono varie anime».

La tv

Se la prende con i «virologi ormai star della tv», Calcinaro, rei di dare «ogni ora una propria versione sull’andamento del virus, non facendo altro che disorientare le persone, quando servirebbe una maggior coesione scientifica, così da fornire notizie certe e facilmente comprensibili a tutti». Centellina i dati relativi alla città, il primo cittadino. A differenza di tanti colleghi che, ogni giorno, usano i social per informare sull’andamento di contagi e quarantene, il sindaco di Fermo, quasi sempre, preferisce tacere notizie sul Covid. Impossibile conoscere la situazione nelle scuole della città, a meno di non chiamarle tutte. Diffondere i dati, il ragionamento dei sindaci che li diffondono, permette di avere il polso della situazione. Capire l’andamento dei contagi, se e quanto c’è davvero da preoccuparsi.

La cena

Dei contagiati alla famigerata cena della vittoria elettorale, Calcinaro è quello su cui il Covid si è abbattuto con più forza. Dopo quasi 40 giorni, è ancora positivo. Ieri, si è sottoposto all’ennesimo tampone, ma il timore di doversi portare dietro a lungo gli strascichi della polmonite lo preoccupa. «Mi è stato detto che il senso di affanno può accompagnarmi anche per mesi e questo un po’ genera preoccupazione», dice. «Non si può far notare solo il tasso di mortalità del virus, evidentemente non da peste nera», aggiunge. Oggi, lo stesso Calcinaro parteciperà all’Assemblea, online, dei sindaci del Fermano, di cui è presidente, assieme agli altri colleghi e al presidente della Regione. Sul tavolo, il ruolo del Murri in questa seconda ondata della pandemia.

I sanitari

L’importanza dell’ospedale cittadino l’ha sperimentata sulla sua pelle, il sindaco, e ancora ringrazia «gli angeli vestiti da dottori, infermieri e operatori sociosanitari» che si sono presi cura di lui nei giorni del ricovero. Adesso che il Murri si prepara alla fase 3, il Fermano batte i pugni. Vuole che l’ospedale torni “pulito”, perché è l’unico della provincia. Non sarà facile. «Ringraziamo Francesco Acquaroli – dice ancora Calcinaro – per aver immediatamente trovato spazio per il confronto che necessariamente dovrà dare risposte alla cittadinanza della provincia sulla sanità in un momento emergenziale».
La parte
«Fermo deve e farà la sua parte nella situazione attuale – chiosa –, ma la Regione deve tenere conto, con fatti e proposte concrete, che siamo l’unica provincia ad avere un solo ospedale nel territorio. Il confronto diretto, comunque, è sempre un dato positivo».

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