Case popolari, il Comune vuole gli affitti
E' ora di pagare, mancano 200 mila euro

Case popolari, il Comune vuole gli affitti E' ora di pagare, mancano 200 mila euro
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Sabato 3 Gennaio 2015, 22:54 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 10:11
MONTEGRANARO - Il Comune stavolta chiede i soldi mai avuti: affitti per 40 abitazioni popolari, un totale di 200 mila euro.



Si inizia a fare sul serio per la riscossione dei crediti nei confronti della quarantina di famiglie che negli scorsi anni non hanno pagato gli affitti per quanto riguarda gli alloggi popolari. Il Comune, infatti, ha ufficialmente affidato l'incarico all'avvocato Giuliano Cipolletta di mettersi all'opera per recuperare un tesoretto stimato di circa duecentomila euro.

Come aveva già annunciato tempo fa l'assessore Aronne Perugini, l'avvocato riceverà un compenso proporzionale alle cifre recuperate e comunque non eccedente i ventitremila euro. Cipolletta incasserà il 20% del recuperato per cifre che andranno da 0 a ottantamila euro (ovvero massimo sedicimila euro), il 10% per cifre tra ottantamila e centotrentamila euro (con tetto massimo di cinquemila euro), duemila euro a stralcio per il recupero da centotrentamila a duecentomila euro.

Il caso si è aperto quattro anni fa. All'epoca, Comune ed Erap si accordarono affinché piazza Mazzini prendesse in mano la gestione delle riscossioni degli affitti. Di fatto, però, per anni nessuno si è mai preoccupato di andare a bussare alle porte per riscuotere anche solo un centesimo e parallelamente non è stato mai fatto alcun controllo su chi abitasse in quella quarantina di appartamenti, se davvero chi vi risiedeva aveva i requisiti per starci. Insomma si potrebbero verificare anche situazioni che hanno del clamoroso.

L'obiettivo è quello chiudere lo screening al più presto possibile per poter ripassare la gestione all'Erap. Questione non semplice, perché le situazioni da analizzare sono molte e variano l'una dall'altra in base ai redditi dei singoli nuclei familiari. Il Comune, inoltre, non chiede alcun interesse, perché se da un lato alcuni cittadini non hanno pagato quanto dovuto, è vero anche che l'amministrazione non ha mai chiesto nulla.

Qualcuno ha già provveduto a mettersi in regola di sua spontanea volontà nei mesi scorsi, ma la situazione resta in gran parte da sbrogliare.




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