A14, il Coordinamento ambientalista contro l’arretramento: «Progetto inadeguato e fuori logica»

Gli ambientalisti che hanno preso parte all'incontro
Gli ambientalisti che hanno preso parte all'incontro
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Dicembre 2021, 05:20

FERMO - «Non è certo il raddoppio dell’A14 che può risolvere il problema: sarebbe una soluzione antiquata e un provvedimento inadeguato, fuori tempo e fuori logica, dannoso per l’ambiente». Così il Coordinamento ambientalista del Fermano. Ne fanno parte Lipu, Italia Nostra, Wwf, Slow Food del Fermano, Circolo River Keeper, Circolo Laudato Si, e tutti in coro dicono no all’arretramento dell’A14.

 
Il progetto
La discussione è tornata con forza agli onori della cronaca visti i disagi causati dai vari cantieri. Gli ambientalisti, pur riconoscendolo, osservano che «la maggior parte delle manutenzioni finirà nel 2022, per cui si può ipotizzare che la chiusura definitiva dei cantieri renderà nuovamente fruibile le due direttrici di marcia da Porto Sant’Elpidio verso sud». Dell’argomento hanno parlato ieri mattina nel corso di un incontro al quale, in videocollegamento, ha preso parte anche il senatore Mauro Coltorti.

«Il raddoppio dell’autostrada – ha detto – avrebbe conseguenze sul territorio, sulle aree verdi e impatterebbe non poco il suolo. In passato si era parlato di terza corsia, ma alcuni sindaci si misero contro l’opera. Da tecnico direi che questa sarebbe non male, ma non dimentichiamo che la ferrovia sarebbe una valida alternativa, così come l’autostrada del mare, o la prosecuzione dei rimanenti lotti della Mezzina, raggiungendo Teramo».

Il trasporto merci sarebbe quindi da spostare, riducendo la gomma e aumentando quello su ferrovia e via mare. «Ne siamo convinti – spiega Federico Spagnoli di Legambiente Fermo – in passato era molto sviluppato.

Continuare con il trasporto merci su gomma significherebbe andare contro il turismo ecosostenibile».

E non solo, perché Gioacchino Antonio Fasino, di Italia Nostra, nel ribadire che va promosso il trasporto merci su rotaie, ritiene che «eviterebbe la necessità di avere una nuova autostrada. Bisognerebbe battersi su questa alternativa, non sull’arretramento».

Aspetto paesaggistico importante, quindi, per gli ambientalisti, con i paesaggi d che verrebbero stravolti. «Paesaggi sì – sottolinea Gabriele Tarsetti della Lipu – ma anche consumo di suolo, intollerabile. Nuove strade danneggerebbero il terreno». Impermeabilizzazione dei suoli e dissesto idrogeologico, oltre al depauperamento delle aree destinate all’agricoltura. E se si dice agricoltura non si può non pensare allo Slow Food. «Vorrei citare l’ossimoro – dice il fiduciario Paolo Concetti -, ovvero quella figura retorica che consiste nell’accostare parole che esprimono concetti diversi nella medesima locuzione».


L’ossimoro
Per Concetti «autostrada e sviluppo sostenibile è dunque un esempio che calza a pennello. Il futuro è disincentivare il trasporto su gomma». Quanto al futuro, Spagnoli non esclude iniziative concrete. «Domani (oggi, ndr) – chiosa – a Porto San Giorgio c’è questo convegno sull’arretramento al quale non siamo stati invitati. Aspettiamo l’evolversi della situazione. Quando sarà chiarita si faranno manifestazioni o flash mob. Bisogna ragionare su quale turismo vogliamo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA