Assegno unico, nuova domanda necessaria per riceverlo da marzo se si aveva il Reddito di cittadinanza: la richiesta dell'Adi non basta

La circolare Inps

Assegno unico, nuova domanda necessaria per riceverlo da marzo se si aveva il Reddito di cittadinanza: la richiesta dell'Adi non basta
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Sabato 20 Gennaio 2024, 08:32

Assegno unico. Con lo stop al Reddito di Cittadinanza, cambiano le modalità per riceverlo. Chi infatti percepiva il sostegno per i figli a carico come quota integrativa dello stesso Reddito, continuerà a riceverlo sulla carta RdC per l’intero importo spettante, senza soluzione di continuità, ma solo sino alla mensilità di febbraio 2024. Per l'erogazione dell'assegno di marzo occorrerà fare nuova domanda. Lo specifica l'Inps, con il messaggio 258 del 19-01-2024 (qui sotto in pdf).

Assegno unico, la situazione

Con il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, spiega l'Inps, ha istituito dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione (ADI) destinato ai nuclei familiari nei quali sono presenti figli minori, disabili, componenti con almeno sessant’anni di età o in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari.

Per effetto dell’entrata in vigore della misura, si legge nel messaggio dell'ente previdenziale, «nei confronti dei nuclei familiari per i quali è cessata la fruizione del Reddito di cittadinanza (RdC) al 31 dicembre 2023 e ai quali l’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) veniva corrisposto come quota integrativa dello stesso Reddito, che non hanno presentato la domanda di AUU, la relativa prestazione continua a essere erogata sulla carta RdC per l’intero importo spettante, senza soluzione di continuità, sino alla mensilità di febbraio 2024, tenuto conto dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) valido al 31 dicembre 2023».

AUU e ADI, cosa cambia da marzo

Dalla mensilità di marzo 2024, per chi ancora non abbia già provveduto, è necessario presentare una nuova domanda di Assegno unico.

L’eventuale presentazione della domanda di ADI da parte dei nuclei potenziali beneficiari della nuova misura, infatti, «non sostituisce in alcun modo la domanda di AUU che, pertanto, deve essere sempre presentata per poter beneficiare della prestazione familiare».

Domande assegno unico, i dati

Per usufruire dell'erogazione degli importi dell’Assegno unico universale per i figli a carico, l'Inps evidenzia «la necessità, per gli utenti che abbiano presentato la relativa domanda, di verificare la correttezza dei dati di pagamento indicati.

In particolare, è necessario controllare l’esattezza del codice Iban del conto corrente o della carta prepagata, che deve essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione».

Isee, scadenze, conguagli, arretrati

La domanda di assegno unico e l’Isee aggiornato possono essere presentati entro il 30 giugno 2024, senza perdita degli arretrati, che saranno corrisposti con successivo conguaglio. In assenza dell’Isee in corso di validità, l’importo dell’AUU sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.

«Qualora la nuova Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei relativi arretrati», chiarisce infine il messaggio Inps.

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