Pad per assegno di inclusione, cos'è il Patto di Attivazione Digitale che serve per ricevere l'Adi. Come richiederlo

Il Pad è un accordo che chi riceve l'Assegno di inclusione deve sottoscrivere con gli enti preposti, per consentire una panoramica della situazione del nucleo familiare e ricevere l’erogazione del sostegno

Pad assegno di inclusione, cos'è il Patto di Attivazione Digitale che serve per ricevere l'Adi
Pad assegno di inclusione, cos'è il Patto di Attivazione Digitale che serve per ricevere l'Adi
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Martedì 27 Febbraio 2024, 12:30

Per ricevere l’Assegno di inclusione, il sostegno che ha preso il posto del reddito di cittadinanza, è obbligatorio sottoscrivere il Pad, il Patto di attivazione digitale, senza il quale è impossibile ottenere il beneficio. È un passaggio fondamentale, che può essere fatto subito dopo la richiesta dell'Assegno di inclusione oppure in un secondo momento. Vediamo insieme che cos'è il Pad, come firmarlo e chi ne è esonerato.  

Cosa fare prima di sottoscrivere il Pad

Prima di sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale bisogna presentare apposita domanda all'Inps per l'accesso all'Assegno di inclusione. Si procede in modalità telematica, sul sito dell'Inps, accendendo con Spid, Cie o Cns. Alla fine della procedura il richiedente viene automaticamente reindirizzato alla nuova piattaforma SIISL, anche se comunque è possibile sottoscrivere il Pad in un secondo momento. Solo a seguito della sottoscrizione eventualmente si inizierà a beneficiare dell’importo del sostegno. 

A cosa serve il Pad

Il Pad è un accordo che chi riceve l'Assegno di inclusione deve sottoscrivere con gli enti preposti, per consentire una panoramica della situazione del nucleo familiare e ricevere l’erogazione del sostegno. È un passaggio obbligatorio e fondamentale per sbloccare sia l’Assegno di inclusione che per il Supporto per la formazione e il lavoro. L'obiettivo è proprio quello di rendere note tutte le informazioni necessarie che riguardano il nucleo familiare, al fine di avviare il sostegno più adeguato. L'accordo impegna i componenti dei nucleo a partecipare ai progetti proposti per l’inclusione sociale e lavorativa.  

Che cos'è il Pad

Il Patto di Attivazione Digitale è a tutti gli effetti una conferma che viene fornita all'IInps dei propri dati e di quelli del nucleo familiare. Tutte queste informazioni vengono poi trasmesse ai centri per l’impiego o alle agenzie per il lavoro.

La convocazione viene inviata entro 120 giorni dalla firma del Patto. 

Come sottoscrivere il Pad

La prima cosa da fare è decidere la modalità di sottoscrizione della domada, se sul sito dell’Inps (accedendo con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns), tramite patronati oppure tramite Caf.

Nel primo caso bisogna procedere attraverso la piattaforma Siisl, alla quale si accede sempre tramite identità digitale (Spid, Cie o Cns).

Ciò che bisogna fare è indicare i propri contatti (numero di telefono e/o indirizzo e-mail), autorizzare la trasmissione dei dati e confermare l'impegno a presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali. Con la conferma del Patto, l’Inps può partire con l’erogazione dell’Assegno, a partire dal giorno 27 del mese successivo. 

Chi è esonerato dal Pad

 Ad essere esonerati dalla firma del Patto sono alcune categorie ben precise: i beneficiari dell'Assegno di inclusione titolari di pensione diretta o che hanno compiuto i 60 anni, i componenti con disabilità, i componenti affetti da patologie oncologiche, i componenti con carichi di cura e i componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza (con o senza figli) prese in carico da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere. 

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