Sifa, così il cartone è più green. «L'idea? Ridurre le dimensioni»

Sifa, così il cartone è più green. «L'idea? Ridurre le dimensioni»
Sifa, così il cartone è più green. «L'idea? Ridurre le dimensioni»
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 6 Dicembre 2019, 10:41

MOGLIANO - Un’azienda in continua crescita e sempre più green. La marchigiana Sifa oggi è leader nel settore degli imballaggi in cartone, tanto da essere premiata dal Conai, il Consorzio nazionale Imballaggi. L’ente, ogni anno, pubblica un bando per la prevenzione, valorizzazione e sostenibilità ambientale degli imballaggi. L’obiettivo è quello di dare un riconoscimento alle ditte che si dimostrano sensibili all’economia circolare, che già nella fase di produzione prevedono modalità di risparmio energetico nella produzione degli imballaggi, con minore immissione di Co2 nell’aria e con minori spese nel trasporto. Insomma, scelte in chiave verde. 

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La classifica
La Sifa è risultata tra le aziende premiate a livello nazionale. Un bel risultato per una realtà che si è sviluppata tra le province di Fermo e Macerata, con la sede originaria a Francavilla d’Ete e poi la nascita di un polo produttivo quattro chilometri più in là, nella frazione Macina di Mogliano. Nata come scatolificio a supporto del distretto calzaturiero, l’azienda si è evoluta e oggi produce packaging per il settore alimentare. Con un occhio all’ambiente, come dimostra la partecipazione al bando del Conai. Premio di cui parla con orgoglio Luigi Trasarti, amministratore del gruppo. «Abbiamo presentato il nostro progetto che prevede delle modifiche nel procedimento di produzione del cartone - dice - attraverso il quale si riducono le dimensioni determinando minore impatto ambientale nel trasporto e nell’immagazzinamento. Rappresenta una novità assoluta. Un lavoro che è stato premiato dal Conai con cerimonia che si è svolta a Milano nei giorni scorsi. Premiate insieme a noi anche le maggiori aziende italiane in ogni settore». La Sifa, dunque, è molto attenta anche sul fronte ambientale nella consapevolezza che l’unica crescita possibile è quella sostenibile. L’azienda è stata fondata nel 1968 dai fratelli Giuliano, Vittorio e Luigi Trasarti. 

Le origini 
Una famiglia di campagna, come rivendica l’attuale amministratore Sifa, il più piccolo dei fratelli, che ha aperto uno scatolificio a Francavilla d’Ete, paesino ai margini del distretto calzaturiero fermano-civitanovese. La richiesta era proprio quella di scatole per le scarpe. Con gli anni, lo stabilimento diventa sempre più piccolo. La svolta nel 1997 con l’acquisizione di una nuova fabbrica, uno stabilimento a Mogliano. Qui si inizia anche la produzione dei fogli di cartone per le scatole. Tra il 1999 e il 2000, il grande investimento: l’acquisto di un nuovo macchinario di tecnologia giapponese, un grande ondulatore. La DSifa si rivolge a un nuovo mercato, quello delle scatole per alimenti: cartoni per la pizza, il cibo di asporto in genere, la pasta. Nel 2016 il gruppo acquista un nuovo ondulatore ancora più grande con un investimento di 10 milioni. Fondamentale la partecipazione al bando Impresa e Lavoro 4.0 Marche. 
Realizzato anche un impianto fotovoltaico di 500 chilowattora. Due anni fa, la Sifa ha superato i confini regionali con l’acquisizione di uno stabilimento a Lucca. Oggi, dunque, la produzione si sviluppa in tre sedi per complessivi 30mila metri quadri coperti. Sono utilizzati 2.700 quintali di carta al giorno. L’azienda dà lavoro a 150 dipendenti e quest’anno conta di chiudere con un fatturato che sfiorerà i 50 milioni. 

Le esportazioni 
«Anche l’export va bene, lavoriamo con Germania, Francia e altri Paesi Ue - conclude Luigi Trasarti - nel nostro settore siamo tra le 13/14 aziende nazionali. Mi preme anche parlare del passaggio generazionale. Nel percorso di crescita sono stati fondamentali i figli di noi fondatori, sei (due per ogni fratello) che occupano posti importanti in settori come ricerca, sicurezza, acquisti».

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