Scuola, in ritardo il concorso da 30mila posti (più altri 15mila) pagati con il Pnrr: c'è l'ok dell'Unione Europea. Che cosa manca e chi potrà partecipare

Un cavillo blocca: i tempi previsti per il lancio e le scadenze

Scuola, in ritardo concorso da 30mila posti (più altri 15mila) pagati col Pnrr: c'è l'ok dell'Ue Che cosa manca e chi potrà partecipare
Scuola, in ritardo concorso da 30mila posti (più altri 15mila) pagati col Pnrr: c'è l'ok dell'Ue Che cosa manca e chi potrà partecipare
di Mario Landi
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 10:16

Scuolaconcorsi: in ballo ci sono 30mila posti subito e poi altri 15mila, persino già finanziati grazie al Pnrr, ma per adesso, con l'anno scolastico iniziato ormai da due mesi, non si sa ancora quando si terrà la selezione più attesa degli ultimi anni nel settore degli insegnanti. Che cosa rallenta l'allestimento di questo concorso dato per "imminente" ma che finora resta solo nei desideri di professori, precari compresi?

Il via libera dell'Unione Europea

Grazie ai fondi del Pnrr è stato stabilito dal Miur, ministero dell'Istruzione e del Merito, di allestire in concorso da 30mila posti con ulteriore possibilità di introdurrne altri 15mila (come richiesto dall'assetto attuale del sistema scolastico).

I decreti hanno ottenuto nei mesi scorsi la luce verde dall’Unione Europea senza la necessità di effettuare modifiche ai dcereti. Quindi via libera?

I tempi del concorso

No, perché l'attesa sia da parte dei professori sia da parte dei presidi che devono "coprire" gli orari scolastici e l'offerta formativa, è stata finora tradita. Si era parlato di settembre, poi di ottobre e ora si spera in novembre, mese che sembra finalmente quello "buono", almeno a sentire ciò che trapela dal Ministero.

Che cosa manca?

Da quel che si è appreso non è stata ancora completata la "banca dati" degli argomenti e delle domande ad essi relativi. Si tratta di incrociare i temi di programmi scolastici per ricavarene i quesiti da sottoporre ai partecipanti al concorso.  Il sito di riferimento Orizzonte Scuola ne ha parlato con Manuela Pascarella, rappresentante del sindacato Flc Cgil. “Siamo sicuramente vicini alla pubblicazione dei decreti che fungono da regolamenti dei concorsi. Per avere i bandi che contengono i posti messi a concorso bisogna prima pubblicare il regolamento e successivamente il bando. Nei bandi vengono indicati i tempi per la presentazione della domanda, circa 15-20 giorni“, spiega la sindacalista. "Ma se il Ministero non affida a qualche Università o soggetto come Formex, la definizione dei quesiti, il concorso non può partire“.

La previsione e la scadenza per le domande

Dato che entro il 31 dicembre 2023 la prima fase del concorso dovrà essere terminata, ci si attende che fra pochi giorni esca il bando che darà dai 15 ai 20 giorni per inviare la domanda.

Chi può partecipare: scuola secondaria

 Per i posti comuni in scuola secondaria sarà necessario serve uno di questi requisiti: laurea di accesso alla classe di concorso più abilitazione; laurea di accesso alla classe di concorso più 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale anche non continuativi di cui uno specifico per la classe di concorso; laurea di accesso alla classe di concorso più 24 crediti (CFU) conseguiti entro il 31 ottobre 2022; diploma ITP.

Chi può partecipare: scuola primaria

Serve la laurea in scienze della Formazione primaria. Il requisito dei 3 anni di servizio non esisterà più ma peserà comunque nel risultato finale del concorso e in graduatoria. Oppure un diploma magistrale con valore di abilitazione o un diploma sperimentale a indirizzo linguistico, entrambi conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002.

Come sarà il concorso

Sarà per titoli ed esami. Una prova scritta con un test di 50 domande a scelta multipla (100 minuti il tempo di svolgimento). La prova orale durerà 30 minuti durante i quali tenere una lezione simulata e sottoporsi all'esame di di comprensione e conversazione in lingua inglese (servirà almeno il livello B2)

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