Di Giovanni venne preso a colpi di borsetta; la scena fu ripresa anche da un altro «paparazzo».
La Campbell avrebbe graffiato pure un occhio al fotografo, costringendolo a farsi medicare al pronto soccorso dove gli venne diagnosticata una prognosi di tre giorni. Gli avvocati Fiorile di Milano e Pajno di Lipari, su indicazione della modella, avevano raggiunto un accordo con il fotografo che aveva ritirato la querela. Ma il processo è andato avanti egualmente, fino alla sentenza di condanna, perchè il Pm Francesco Massara, ha sostenuto che per il reato di lesioni, considerato «aggravato», bisognava continuare d'ufficio al di là della remissione della querela.