ANCONA Va dalla prostituta, la paga e poi ci ripensa. Lei, furibonda per la perdita di tempo, gli strappa gli occhiali e lo minaccia con una piccola mannaia. Il gesto era valso l’arresto alla squillo dominicana di 44 anni, all’epoca dei fatti – era l’aprile del 2018 – fermata dalla polizia dopo l’allarme lanciato dal cliente, un ragazzo peruviano che allora aveva 19 anni. Lamentava la mancata restituzione di 50 euro. La donna, un tempo domiciliata alla Palombella, è finita a processo con l’accusa di rapina aggravata. Ieri, il collegio penale l’ha condannata a quattro mesi di reclusione, derubricando il reato in violenza privata. Il pm in udienza, la dottoressa Irene Bilotta, aveva chiesto quattro anni per rapina. Determinante deve essere stata, anche se ancora non si conoscono le motivazioni della sentenza, la testimonianza resa dalla vittima. Ieri, il peruviano ha sostenuto di aver preso appuntamento con la donna, di aver pagato, ma poi di averci ripensato una volta arrivato in camera da letto.
La contrattazione
Dopo una contrattazione un po’ animata, ha detto di aver ricevuto dalla prostituta i soldi che le aveva elargito per la prestazione, effettivamente non consumata nell’alcova della Palombella.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout