Il fatto è accaduto nell’aprile 2021 quando un fanese di 35 anni si è messo in contatto, tramite un portale di incontri a pagamento con signorine disinibite, con una 20enne romena. I due hanno stabilito una cifra, circa 50 euro per la visita della escort a domicilio, nella zona di Metaurilia. La bella ragazza è arrivata e appena entrata ha cambiato le carte in tavola pretendendo la cifra di 300 euro. Una somma ben maggiore di quanto pattuito, tanto che il fanese non ne ha voluto sapere, non voleva darle un euro di più di quanto deciso. Ma la escort ha iniziato a minacciarlo con frasi come: «Se non me li dai ti denuncio perché mi hai violentata». Il tutto pretendendo almeno 100 per il disturbo di essere arrivata da Rimini.
La minaccia
E ancora: «Se non me li dai ti verranno a trovare due persone». Il tono era minaccioso e infatti poco dopo lei è tornata con due romeni, sulla 30ina, i protettori con cui era arrivata dalla vicina Romagna dove i tre, pur senza fissa dimora, stazionano.
L'accusa
Così i tre sono stati accusati del reato di tentata estorsione aggravata dalle minacce di morte e dal fatto di aver agito sotto l’abitazione della vittima. Non è tutto perché la escort è stata denunciata anche per il reato di calunnia per aver millantato di essere stata violentata dal cliente fanese, cosa non vera. Ieri la donna è stata condannata a 3 anni mentre i due guardiaspalle a meno di 3 anni, davanti al collegio del tribunale di Pesaro.
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