Mamma investita e uccisa per salvare i figli:
"Mia zia 87enne pretendeva di guidare"

Mamma investita e uccisa per salvare i figli: "Mia zia 87enne pretendeva di guidare"
di Elena Filini
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Martedì 10 Ottobre 2017, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 09:49

PIEVE DI SOLIGO -  D.B. l'87enne che il 25 settembre ha investito Antonela Kmet, deceduta domenica al Ca' Foncello per le gravissime ferite riportate, aveva da poco subito un intervento ortopedico di ricostruzione delle rotule e, soprattutto, un'operazione alle cataratte. «Mi ero impuntato con gli altri nipoti: toglietele quella macchina. La sua guida non è più quella di una volta. Nessuno mi ha voluto ascoltare». Non si dà pace il nipote Graziano Giandon: quella zia autonoma e indipendente non aveva capito che la vecchiaia la rendeva un pericolo.

OMICIDIO STRADALE
Giandon dentro questa brutta storia ci è finito un po' a forza. «Mia zia è anziana e sola. Non si è mai sposata, non ha figli. Abitiamo vicini, mi sembra naturale passare a vedere come sta e come vanno le cose. Però ha un carattere molto forte, non accetta consigli». Ora sull'anziana pende anche un'inchiesta aperta con l'accusa di omicidio stradale: ieri la signora è stata dai carabinieri e oggi il nipote la accompagnerà da Lara Tonel, il legale di Vittorio Veneto che ha assunto la sua difesa. «Si è chiusa in un silenzio pieno di dolore. La vedo abbacchiata, ma non si sbilancia».

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