Le telefonate in codice non bastano, la coppia di spacciatori finisce nella rete

Le telefonate in codice non bastano, la coppia di spacciatori finisce nella rete
Le telefonate in codice non bastano, la coppia di spacciatori finisce nella rete
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Martedì 21 Aprile 2020, 11:19

SAN BENEDETTO - Intercettazioni telefoniche, pedinamenti, linguaggi in codice. C’è queste nell’inchiesta portata avanti dal commissariato di San Benedetto che ha portato a smantellare quello che la Questura ha ricostruito essere un traffico di droga che riforniva la Riviera delle palme. Due persone, che avevano fissato la loro base operativa a San Benedetto, sono infatti state identificate e neutralizzate dalla polizia al termine di una complessa indagine coordinata dalla Procura.

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Uno dei malviventi, un 32enne che vive a Grottammare, è stato posto agli arresti domiciliari di fronte alle numerose prove raccolte dagli investigatori. Alla donna considerata sua complice, una russa di 30 anni che abita a San Benedetto è invece stato impedito di allontanarsi dalla città e di uscire la notte da casa dal momento che la sua posizione è stata ritenuta essere meno grave. Gli accertamenti hanno impegnato gli agenti anche in lunghi appostamenti e pedinamenti, permettendo loro di individuare i luoghi che di volta in volta venivano fissati per la cessione della droga. Dalle intercettazioni telefoniche è pure emersa la sagacia dei malviventi che, per il timore di essere spiati, usavano un linguaggio criptico con i loro clienti, sicuri così di farla franca.

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