Le motivazioni
Tutta colpa - o merito - della fine del Covid. «L’anno scorso - fa notare ancora l’imprenditore turistico - giugno ha scontato ancora il Covid con la necessità del green pass. Gli italiani così hanno deciso di fare le vacanze domestiche e non si sono allontanati dalla madrepatria. Quest’anno, invece, a farli restare a casa è stato un giugno da dimenticare tra alluvioni e giornate improponibili per la spiaggia. Così, sostanzialmente, questi due mesi si equivarranno in quanto a presenze. Non abbiamo ancora i dati definitivi ma la tendenza è quella». Luglio però sembra aver rialzato la testa. «Ecco che abbiamo notato l’effetto elastico - continua Mozzoni -: gli italiani hanno deciso di tornare oltre i confini nazionali ma anche gli stranieri lo stanno afcendo così che sono tornati sulle nostre spiagge. I conti li faremo quindi alla fine e a mio avviso sarà proprio settembre a fare la differenza. Certo è che le nostre campagne promozionali sono state decisive per riuscire ad attrarre i turisti».
Al nord va peggio
L’Adriatico del nord infatti non sta andando troppo bene.
I bagni pubblici
Certo è che anche i bagni pubblici in centro, chiusi da anni, non offrono un bel servizio, tanto che ci sarebbe l’intenzione trasformarli in Ufficio turistico. E pure alla stazione l’utilizzo dei wc era diventato a pagamento per evitare l’uso da parte di tossicodipendenti e barboni.