Rientro in classe turbolento. Striscioni al Classico e allo Scientifico: «Costi esorbitanti, negato il diritto allo studio»

La protesta davanti al liceo classico Leopardi
La protesta davanti al liceo classico Leopardi
di Marco Braccetti
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Giovedì 14 Settembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:02

SAN BENEDETTO - Scuole nuove, nuovi e vecchi problemi. Ieri mattina, prima campanella anche per gli istituti sambenedettesi. Alcuni studenti hanno trovato interessanti novità; ma si registrano proteste sul fronte dei trasporti e, in generale, del caro-vita. Andiamo con ordine: taglio del nastro per la nuova aula da 75 metri quadrati della scuola “Armando Marchegiani”, al Paese Alto ed inaugurazione del rinnovato plesso “Manzoni” del polo di via Ferri. 

 
 
Oltre all’efficientamento sismico ed energetico, è stata realizzata una riqualificazione complessiva degli spazi per una spesa superiore ai due milioni di euro. Sono state ristrutturate le sei aule didattiche al piano primo, i laboratori al secondo e i servizi igienici. Completamente rinnovata l’aula informatica e sono arrivati nuovi arredi. «Lo sforzo per migliorare quello che il Comune offre è continuo - ha detto il sindaco Spazzafumo - perché sempre nuove e diverse sono le necessità che emergono». Una necessità è quella del trasporto scolastico.
 
Su questo fronte, emergono le lamentele da parte di alcuni genitori: «Senza fornire previamente alcuna comunicazione all’Istituto scolastico, il Comune annuncia solo a mezzo stampa che i ragazzi dell’Isc Centro non usufruiranno più del trasporto scuolabus per la palestra ubicata fuori dal plesso». Si tratta di una questione che riguarda i trasferimenti degli alunni dalla “Caselli” alla “Miscia”. «L’amministrazione comunale - rimarcano i genitori arrabbiati - non ha né comunicato né motivato adeguatamente le ragioni dell’insufficienza di risorse necessarie ed in particolare non ha mostrato di avere ripartito le risorse tra studenti appartenenti ai due differenti plessi scolastici, penalizzando anche i portatori di handicap, in modo da evitare trattamenti discriminatori gli uni nei confronti degli altri».
 
Sempre sul fronte delle proteste, ieri mattina, davanti ai licei Scientifico e Classico in viale De Gasperi, sono stati affissi degli striscioni, realizzati dagli aderenti al sindacato studentesco “Robin Hood - Rete degli studenti medi”.

Annunciando una manifestazione di piazza in autunno, gli studenti si lamentano perchè devono fare i conti «con gli esorbitanti costi di libri di testo, abbonamenti ai mezzi di trasporto, materiale scolastico. Così, ci troviamo ancora una volta privati del nostro diritto allo studio. Non staremo in silenzio, non resteremo a guardare». 

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