«Mi hanno rapito e pestato a sangue». Ragazzo di 24 anni per ore esamine in piena campagna

«Mi hanno rapito e pestato a sangue». Ragazzo di 24 anni per ore esamine in una pozza in piena campagna
«Mi hanno rapito e pestato a sangue». Ragazzo di 24 anni per ore esamine in una pozza in piena campagna
di Emidio Lattanzi
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Domenica 12 Dicembre 2021, 08:50

SAN BENEDETTO -  I carabinieri sono al lavoro per risolvere quello che ha i connotati di un vero e proprio mistero. L’unica cosa certa è che un ragazzo di ventiquattro anni è stato trovato, con il femore rotto e numerose contusioni in più parti del corpo, sotto il ponte della superstrada, nelle terre che si trovano a Nord di via Mare e a pochi metri dal doppio sottopassaggio che taglia in due la strada. 


A scoprire la presenza dell’uomo è stata una donna che, intorno alle 6 di ieri mattina, era uscita come ogni giorno per portare a spasso il cane. Ha sentito dei lamenti ed è riuscita a vedere una persona in terra, in una pozza d’acqua e di sangue, sotto il cavalcavia della sopraelevata. Così ha chiamato i soccorsi e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e l’ambulanza del 118 insieme ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Benedetto. 
 

L’uomo, di origini marocchine, ha riferito ai soccorritori di essere stato rapito in via Pasubio da due nordafricano di sua conoscenza che lo hanno portato sotto il cavalcavia pestandolo a sangue e lasciandolo lì. Il pestaggio sarebbe avvenuto circa due ore prima del ritrovamento, vale a dire intorno alle 4 del mattino. Il giovane è stato quindi stabilizzato e portato in ospedale dove i medici si sono presi cura di lui. Ma quando i carabinieri hanno potuto finalmente ascoltarlo con calma l’uomo si è dimostrato molto meno collaborativo di quanto fosse stato al momento del ritrovamento. 

I militari, nel punto di sopraelevata sovrastante l’area di campagna dove l’uomo è stato trovato, hanno infatti rinvenuto un’auto rubata poche ore prima a San Benedetto.

Il veicolo era incidentato e, soprattutto dopo aver parlato con i medici, hanno capito che l’auto e il ferimento del 24enne potrebbero essere collegati tra di loro. La frattura del femore era infatti compatibile con una caduta e, per questo motivo, non è escluso che l’uomo possa essere stato buttato giù da qualcuno che era con lui al momento dell’incidente o che lo abbia fermato provocando lo schianto e, dopo una colluttazione, possa averlo lanciato oltre il parapetto. 


Al momento sono tutte ipotesi dal momento che, come detto, il ventiquattrenne non collabora e non parla con gli investigatori. Nell’area non ci sono telecamere che possano aver ripreso qualche passaggio di tutta questa vicenda. Telecamere che invece sono nella zona di via Pasubio dove l’uomo ha affermato di essere stato rapito. E i filmati registrati da quei dispositivi potrebbero dire se il giovane abbia mentito oppure no ai suoi soccorritori. Nelle prossime ore, insomma, potrebbero arrivare importanti sviluppi.

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