SAN BENEDETTO - Il Pronto soccorso di San Benedetto va in tilt e il direttore dell’Area vasta 5 Massimo Esposito, si rimbocca le maniche, scende in reparto a smistare i pazienti. Quanto avvenuto martedì pomeriggio in una di quelle giornate da bollino rosso per l’emergenza sambenedettese dove i numeri oscillavano tra i 35 pazienti all’esterno e i 25 all’interno. Da qui la necessità di gestire i malati, di cui una parte è stata dirottata verso Ascoli.
La situazione
Le temperature alle stelle, la città piena di turisti e l’organico del Pronto soccorso sottodimensionato.
I precedenti
Si sta verificando quanto era stato annunciato in primavera dove l’organico dell’emergenza era stato definito insufficiente e non a caso 30 infermieri del Pronto soccorso avevano chiesto il trasferimento in altri reparti del Madonna del Soccorso. Da qui anche un servizio parziale della Guardia medica sempre per assenza di operatori. Non a caso l’AV5 aveva richiesto 6 infermieri e 3 oss alla Regione ma per ora sarà difficile visto che ci sarebbero problemi legati al budget. Insomma non si intravedrebbe nemmeno la soluzione a tale stato di emergenza. Gli stessi operatori vogliono scendere in piazza per manifestare la loro rabbia nel non riuscire a lavorare al meglio e soprattutto mettendo a repentaglio sia le prestazioni che l’assistenza ai malati. Non è la prima volta che le ambulanze sambenedettesi si trovano a dover prendere la strada verso Ascoli, dove i numeri dell’emergenza sono sicuramente diversi, anche in estate. Quindi si profila una manifestazione di piazza da parte degli stessi operatori.
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