SAN BENEDETTO - «La rivoluzione gentile ha inizio». Promettono battaglia i giovani ambientalisti dell’associazione “Questione Natura”. Loro, davvero non sopportano l’idea che i grandi pini di via Mare possano essere abbattuti e sostituiti da nuove alberature, nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria di quella strada, dissestata soprattutto dalle radici di tali alberi.
Le motivazioni
«Noi pensiamo che i pini costituiscano un patrimonio di incomparabile bellezza del nostro paesaggio, un’espressione di identità culturale e qualificante delle zona a valenza turistica - afferma Roberto Cameli: presidente di “Questione Natura” -.
Dalle proteste in strada alle carte bollate, ogni opzione sembra restare in campo per salvare quegli alberi. Ma come si è arrivati a questo punto? Settimana scorsa (durante un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato di quartiere Mare) l’architetto del Comune Annalisa Sinatra ha illustrato il progetto da 187mila euro che prevede la riqualificazione del lato Nord di via Mare. Sempre Sinatra, ha fatto sapere che, attualmente, il progetto dà per certo solo l’abbattimento dei 2/3 pini presenti dinanzi alla Banca del Piceno, sostituiti con le palme. Un provvedimento preso anche in considerazione dello stato di conservazione (non ottimale) di quei particolari arbusti. Per la restante fila di alberi (oltre 15 pezzi) la progettista ha sostanzialmente snocciolato due opzioni: abbattimento (sempre con innesto di palme dalle radici meno impattanti) o utilizzo di una nuova tecnica per contenere le radici dei pini attualmente esistenti.
La discussione
Dopo un’articolata discussione, la maggioranza dei cittadini presenti si è espressa per la piantumazione delle palme. Il timore è che la nuova tecnica anti-radici risulti inefficace e, dunque, la riqualificazione possa essere rovinata in pochi anni. C’è anche chi ha ricordato come, proprio lungo via Mare, negli ultimi tempi siano caduti due pini: «Per poco, non ci scappava il morto».