San Benedetto come Miami? «La Riviera lasci in pace i pini e riduca le palme»

I ragazzi di Questione Natura che hanno creato un coordinamento
I ragazzi di Questione Natura che hanno creato un coordinamento
di Laura Ripani
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Giovedì 2 Febbraio 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:27
SAN BENEDETTO - «Troviamo necessario lanciare un appello all’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto a nome di Questione Natura, Legambiente e Marche a Rifiuti Zero oltre che della stragrande maggioranza dei sambenedettesi, chiedendo di non abbattere i pini di via Mare e di non sostituirli con delle palme».  


L’incontro


Nasce dunque un coordinamento per salvare le piante di Porto d’Ascoli e i giovani che hanno dato vita al gruppo si fanno promotori di «una richiesta che, oltre a puntare sui tanti risvolti ambientali e paesaggistici mira a salvaguardare la salute e il benessere dei residenti». Insomma, non si interrompe la battaglia anzi, l’intenzione dei ragazzi che hanno coinvolto anche le altre associazioni ambientaliste è quella di avere il sostegno del maggior numero di cittadini possibile. « Abbiamo valutato - aggiunge il coordinatore Roberto Cameli - i pro e i contro dell’eventuale abbattimento di quegli alberi, e come recita la legge invitiamo l’amministrazione a trovare tutte le soluzioni possibili per la salvaguardia di quei pini e quindi del futuro della nostra amata città.

Vogliamo che San Benedetto del Tronto sia una Città Verde!».

Fronte unito tra Questione Natura, Legambiente e Marche a Rifiuti Zero

Per questo Questione Natura, Legambiente e Marche a Rifiuti Zero fanno fronte unito per chiedere all’amministrazione comunale di non abbattere i pini di via mare e di nuovo di non sostituirli con delle palme: «Piante pressoché inutili - è l’affondo - dal punto di vista ambientale e alle quali persino Miami sta rinunciando per le grandi carenze che portano». Sembra infatti che l’amministrazione comunale di Miami abbia appena avviato un progetto per la rimozione delle palme «e la piantumazione di piante con delle chiome importanti - nota Cameli - e dei fattori ambientali ottimi, dobbiamo essere sempre catapultati indietro nel tempo noi cittadini di San Benedetto del Tronto?». 


Le intenzioni


Insomma, le intenzioni degli ambientalisti non sono certo quelle di fermarsi. Anzi, sono pronti anche a un confronto con l’amministrazione e annunciano che nei prossimi giorni hanno intenzione di scrivere una lettera aperta anche al primo cittadino Antonio Spazzafumo.
 

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