SAN BENEDETETO - Vasca esterna della piscina, lungomare, pista ciclabile e scuola di via Ferri. Le priorità che il vice sindaco, con delega ai lavori pubblici, Tonino Capriotti ha posto sulla sua scrivania. Un percorso tra presente e passato, tra i cantieri ereditati e da portare a termine e le progettazioni da avviare.
«Quella che è mancata alla precedente amministrazione Piunti è stata una progettazione di fondo – afferma il neo vice sindaco Capriotti – molti lavori se li sono ritrovati avviati ma per altri hanno proceduto per somma urgenza e senza una pianificazione. Noi vogliamo procedere diversamente imprimendo una progettualità per le nuove opere da cantierare». Tra i lavori a cui dare seguito c’è il lungomare dove le operazioni sono iniziate da qualche settimana e la ditta Pamef Appalti S.r.l di Tito Scalo ha ripreso il cantiere del primo lotto di riqualificazione del lato est del lungomare cittadino interrotti a giugno per l’arrivo della stagione balneare. Il tratto interessato da questa nuova fase parte dall’intersezione con via Catullo, fino a quella con via Tibullo (area ex camping).
Tanto che è stato istituito un doppio senso di circolazione sulla carreggiata ovest nel tratto compreso tra via Giulio Cesare e via Tibullo con relativo divieto di sosta su entrambi i lati della carreggiata stessa.
Altro cantiere, fermo ormai da settimane, è quello della pista ciclabile di via Gino Moretti e al riguardo Capriotti spiega che i lavori si sono fermati per l’assenza di una certificazione ma ripartiranno a breve. Anche in questo caso si tratta del proseguo della pista che parte dal Ponterotto e ora deve essere realizzato il tratto da via Toscana a viale De Gasperi per poi proseguire fino a via Piemonte.
Ma la giunta Spazzafumo ha tra le priorità l’intervento e quindi la riapertura della piscina comunale.
Ma non si è fatto attendere l’attacco da parte della minoranza, in questo caso dal consigliere azzurro Stefano Muzi che fa notare: «Analizzando la composizione della nuova giunta comunale, con le relative deleghe assegnate alle figure assessorili, si nota che la delega alla “partecipazione e decentramento” non sia proprio stata menzionata. La passata amministrazione ha riservato alla pratica della democrazia partecipata e al coinvolgimento dei sedici quartieri cittadini un ruolo di rilievo, che mi auguro non venga cancellato, ma bensì riconfermato dall’attuale primo cittadino. E’ necessario ricordare, infatti, i consuetudinari incontri serali itineranti che la giunta Piunti teneva almeno due volte all’anno in ogni quartiere, con nutrite ed affollate assemblee zonali aventi come ordini del giorno anche più di dieci argomenti, spesso terminate ben oltre la mezzanotte»