SAN BENEDETTO - La stangata di Capodanno è arrivata con l’ultima seduta di giunta. L’aumento delle tariffe sui servizi a domanda individuale è pari all’8,1%, equivalente all’indice Istat rilevato per il mese di agosto. Si va dalle mense ai parcheggi passando per gli impianti sportivi e i musei. L’amministrazione alza le mani spiegando che poteva andare peggio, ma per i contribuenti saranno comunque inasprimenti da dover affrontare.
La sosta
I parcheggi del lungomare da blu rischiano di diventare rossi visto che ogni anno subiscono rincari.
Se lo scorso anno era fino a 7mila euro di reddito annuo per l’esenzione, ora sarà di 10mila euro. Un buono però è passato da 4,20 a 4,50 euro per il primo figlio, per il secondo si è passati da 3,20 a 3,50 euro. L’abbonamento annuo dello scuolabus passa dai 154 ai 171,70 euro, mentre la retta dell’asilo nido con reddito fino a 6mila euro da 65 a 79 euro, dai 6ai 10mila euro di reddito da 108 a 117 euro. Sul fronte dell’impiantistica sportiva le palestre comunali costeranno da 5,20 a 5,60 euro all’ora, quelle provinciali da 9,70 a 10,50 euro, la palestra D’Angelo da 47,80 a 51,70 euro, così gli allenamenti al campo Merlini da 128 a 138 euro mentre gli spazi acqua alla piscina Gregori da 5,80 all’ora a 6,30 euro
Le nozze
Ma quanto costa sposarsi in Comune? Nella sala consiliare è gratuito, ma se ci si vuole avvalere della romantica cornice della Palazzina Azzurra allora la spesa è passata dai 235 euro dello scorso anno a 254 euro del 2023, se si tratta di un orario diverso da quello standard allora la spesa passa dai 470 ai 508 euro. Per Palazzo Piacentini la spesa è passata da 235 euro ea 254 e se fuori orario canonico da 470 a 508 euro. Da parte del Comune viene precisato che presso il centro sociale Primavera sono state unificate le tariffe per residenti e non residenti. Inoltre l’assessore alle finanze Domenico Pellei sottolinea che, se si fosse applicato, come sempre fatto, il principio dell’automatico adeguamento all’ultimo indice dei prezzi Istat disponibile, quello di novembre, la rivalutazione delle tariffe sarebbe stata del 11,5%.
«L’amministrazione comunale – sottolinea Pellei – pur costretta a non ignorare l’aumento dei costi ha invece deciso di prendere come riferimento l’indice Istat del mese di ottobre, pari all’8,1%. Vorrei inoltre evidenziare che sono state adottate misure di tutela per alcune fasce di popolazione, in particolare aumentando da 7 a 10mila euro di Isee il limite di esenzione dal pagamento della mensa scolastica. Ci siamo dunque adoperati per mitigare l’effetto dell’inflazione sui costi».
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