Il Pronto soccorso di San Benedetto sta scoppiando. Ieri in tarda mattinata c’erano 50 pazienti in attesa di cure

Il Pronto soccorso sta scoppiando. Ieri in tarda mattinata c’erano 50 pazienti in attesa di cure
Il Pronto soccorso sta scoppiando. Ieri in tarda mattinata c’erano 50 pazienti in attesa di cure
di Alessandra Clementi
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Giovedì 7 Marzo 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 17:04

SAN BENEDETTO Settimana di fuoco al Pronto soccorso. Dai 40 ai 50 utenti in attesa presso l’emergenza mentre l’Ast conferma il sovraffollamento cercando di correre ai ripari. Tanto che ancora una volta si è deciso di inviare i codici verdi al Pronto soccorso di Ascoli mentre un altro medico sta per lasciare ed è già stato tolto un infermiere al triage nel turno di notte. Nel frattempo il governatore Acquaroli terrà un incontro il prossimo 15 marzo al Madonna del Soccorso con tutti i primari per illustrare la riforma sanitaria regionale.

I numeri

Ieri mattina alle 11.30 c’erano 41 pazienti al Pronto soccorso di cui 15 in attesa e 24 presi in carico.

Situazione ancora peggiore martedì quanto i pazienti erano 50. E non sono dati relativi al Ferragosto ma di giorni feriali di marzo. Segnale che qualcosa non funziona al livello organizzativo e intanto un infermiere è stato già tolto dal triage notturno dove avviene lo smistamento dei pazienti, come era stato anticipato su queste pagine nei giorni scorsi e una dottoressa del Pronto soccorso andrà via nei prossimi mesi. La situazione è allarmante e gli operatori pensano a cosa accadrà nei mesi estivi quando gli accessi raddoppieranno. Numeri che non sono nemmeno paragonabili a quelli del Mazzoni di Ascoli che ieri mattina alla stessa ora contava un totale di 25 accessi, mentre martedì erano 27. «La situazione al Pronto soccorso non fa altro che confermare la drammaticità che noi denunciamo da mesi – affermano i consiglieri Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci – martedì mattina erano presenti 50 pazienti di cui 3 codici rossi, 18 arancioni e altri 29 pazienti con codici minori quest’ultimi in attesa nella sala d’aspetto.

Situazione alle ore 14 di martedì più o meno invariata tempi d’attesa: codici arancioni 101 minuti, azzurro 353 minuti, verde 468 minuti, bianco 443. Inoltre si è proceduto a trasferire i malati in Ascoli con tutte le difficoltà legate a questa decisone visto che ad aver bisogno di cure spesso sono anziani. Al riguardo ci chiediamo il fast truck geriatrico, esperimento tanto vantato dalla direzione generale dell’Ast 5 non ha funzionato? Come si fa a dire che non esiste nessuna differenza del numero di accessi tra i due Pronto soccorso? Oppure è già arrivata l’estate, unico periodo in cui secondo la Natalini gli accessi di San Benedetto erano maggiori di quelli di Ascoli. Siamo coscienti che il problema non è solo del Pronto soccorso di San Benedetto ma è qui che si è data la sforbiciata maggiore con 5 posti in meno della Medicina di urgenza, un medico di meno e un infermiere notturno di meno»

La difesa

L’Ast da parte sua cerca di difendersi ma conferma tutto, parlando di sovraffollamento, inserendo anche il Pronto soccorso ascolano, anche se i numeri sono oggettivamente diversi. «Proprio perché si tratta di un’evenienza possibile che capita in tutti i Pronto soccorso d’Italia- afferma l’Ast - la direzione medica di presidio ha da tempo formalizzato la procedura d’intervento e di gestione, che è stata puntualmente e correttamente applicata. Si conferma l’attenzione e l’impegno dell’Ast all'importante servizio di Pronto soccorso».

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