Ancona, prenotazioni impossibili per i baby pazienti cardiopatici: «Costretti ad arrivare fino a Roma per una visita»

Ancona, prenotazioni impossibili per i baby pazienti cardiopatici: «Costretti ad arrivare fino a Roma per una visita»
Ancona, prenotazioni impossibili per i baby pazienti cardiopatici: «Costretti ad arrivare fino a Roma per una visita»
di Claudio Comirato
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Lunedì 17 Aprile 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 18:25

ANCONA - Anche i bambini sono vittime delle liste di attesa infinite. E così l’Associazione dei genitori dei bambini cardiopatici “Un Battito di Ali” chiede chiarimenti sulle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’assessore Filippo Saltamartini in merito alle prestazioni sanitarie erogate. 

 
La protesta 


Lo scorso aprile mamme e papà erano scesi in strada davanti al palazzo della Regione per lamentare il disservizio riguardante le prenotazioni per le visite specialistiche cardiologiche in ambito pediatrico. «Ad oggi la situazione non è affatto cambiata e questo è facilmente dimostrabile chiamando il Cup e chiedendo di poter prenotare una visita cardiologica pediatrica presso il centro di riferimento di Torrette», spiega la presidente Chiara Mormile. Che aggiunge: «Se si chiama il Centro unico di prenotazione per le Marche per il primo posto disponibile per una visita cardiologica ad un bambino, l’operatore risponde che non è prenotabile, questo perché le liste d’attesa oltre un certo numero di mesi non sono più consultabili». 
Un problema che riguarda anche la prenotazione degli holter pediatrici, che non solo non sono prenotabili ma è capitato spesso che genitori della provincia di Fermo e Fabriano trovino posto in provincia di Pesaro Urbino. «L’assessore invece dichiara tutt’altro - riprende la Mormile -, visto che secondo lui, con l’abolizione delle Asur e la creazione delle Aziende sanitarie territoriali non capita più che per effettuare visite ed esami un paziente debba spostarsi dalla propria provincia di residenza».

Continua la presidente: «Abbiamo decine di segnalazioni di genitori che si rivolgono settimanalmente alla nostra associazione per lamentarsi di questi disservizi.

L'holter

La scorsa settimana un papà che risiede in provincia di Camerino non è riuscito a prenotare per la fine dell’estate 2023 un holter pediatrico per il figlio. Disperato, ha chiesto aiuto a noi. Purtroppo però queste problematiche non possono né essere gestite né tantomeno risolte da un’associazione di genitori». Fa una certa impressione che un piccolo paziente marchigiano debba rivolgersi ad un ospedale fuori regione per essere visitato. L’ultimo in ordine di tempo un bambino residente a Porto Sant’Elpidio che per una visita pediatrica ha dovuto raggiungere Roma. Ma i problemi non finiscono qui, spiega ancora la presidente Mormile: «Le testimonianze delle ultime settimane dei genitori che hanno provato a prenotare delle visite cardiologiche pediatriche a pagamento hanno addirittura evidenziato che vengono presi appuntamenti in libera professione con specialisti che non possono occuparsi di pazienti pediatrici come ad esempio i medici dell’emodinamica».


La testimonianza


Tesi che viene ribadita anche da un genitore di un bambino residente a Jesi: «Mi hanno proposto una cosa del genere ma non è stata accettata, mio figlio ha una cardiopatia congenita che non può essere trattata dal primo che capita». Prosegue lo sfogo del papà: «Nella nostra regione è praticamente impossibile prenotare visite per queste patologie. Nonostante la distanza ci siamo rivolti all’ospedale pediatrico Sant’Orsola Malpighi di Bologna dove abbiamo trovato posto ai primi di maggio».

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