Il professor Villanacci è cittadino onorario di San Benedetto: ecco perché è stato premiato ed è intervenuto anche Letta

La cerimonia
La cerimonia
di Laura Ripani
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Domenica 19 Giugno 2022, 07:00

SAN BENEDETTO - «Un evento memorabile» così ha chiosato la propria lectio magistralis Gianni Letta, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, tra le personalità più autorevoli che ieri mattina hanno affollato l’emiciclo consiliare di San Benedetto per il conferimento della cittadinanza onoraria al professore e giurista Gerardo Villanacci.

 
Le motivazioni
Nato in Campania, Villanacci ha però svolto tutta la carriera negli atenei delle Marche. E proprio per aver contribuito in maniera determinante a fondare la sede di Porto d’Ascoli dell’Università Politecnica delle Marche - come ha anche ribadito il pro rettore Francesco Chelli - , è stato insignito del riconoscimento. Commosso, il docente che scrive anche per prestigiose testate giornalistiche, ha dedicato la pergamena ricevuta dalle mani dell’orgoglioso sindaco Antonio Spazzafumo al padre e al sambenedettese Piero Alberto Capotosti, che fu presidente della Corte costituzionale e del quale è stato amico e discepolo promuovendo incontri per ricordarne la figura. Una mattinata di alto profilo con la presenza di numerosi prefetti, di Roma Matteo Piantedosi che ha introdotto la figura del premiato, di Fermo, Vincenza Filippi e delegati dei diversi altri uffici di rappresentanza del governo, autorità militari, gli onorevoli Fede e Albano, l’arcivescovo di Loreto Dal Cin, l’imprenditore Adolfo Guzzini e anche gli studenti della facoltà che, sollecitati dal direttore dell’Urp Eugenio Anchini, hanno spiegato l’utilità delle sede locale sia come logistica sia per l’approfondimento e la concentrazione che favorisce oltre che per la qualità dei docenti. 


I messaggi
A riassumere il percorso di Villanacci ha quindi pensato l’assessore Bruno Gabrielli mentre lo stesso premiato ha ammesso di aver ricevuto messaggi sia del presidente delle Repubblica Mattarella sia di personalità del calibro di Giovanni Maria Flick e Sabino Cassese. 

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