CUPRA MARITTIMA - Frammenti di colonne e gocciolatoi di pietra a testa di leone sono tra gli elementi architettonici recuperati al parco archeologico naturalistico Civita di Cupra Marittima. La scoperta è frutto di una campagna di scavo promossa dal Comune, che ha coinvolto alcuni ricercatori e studenti dell’Università di Napoli L’Orientale.
La ricerca
La ricerca ha interessato il grande tempio affacciato sul lato ovest del Foro, finora solo parzialmente messo in luce dai precedenti scavi. In particolare gli elementi architettonici recuperati risalgono alla ricostruzione del tempio, quest’ultima appartiene dunque alla grande fase “adrianea” della città, insieme agli archi di accesso al Foro e al grande basamento situato davanti all’ingresso dell’edificio, testimonianza tangibile del rinnovamento a cui fu sottoposta Cupra all’epoca della visita effettuata dall’imperatore Adriano nel 127 d.C.. Nei giorni scorsi, alla presenza del sindaco Alessio Piersimoni, dell’assessore alla Cultura Daniela Luciani e del soprintendente per le Province Marche Sud, architetto Giovanni Issini, il direttore Tecnico del parco, professore Fabrizio Pesando e il coordinatore della ricerca sul campo, professore Marco Giglio, hanno esposto i principali risultati emersi dallo scavo a cui hanno partecipato studenti e specializzandi di archeologia dell’Università di Napoli.
Il tempio
Il tempio su alto podio, di ordine corinzio e provvisto di una profonda cella, venne costruito in età augustea e fu profondamente ristrutturato fin dalle fondamenta nel II secolo d.C., a seguito di una serie di lesioni strutturali che avevano messo in pericolo l’intero edificio.
Il cartellone
Proprio per questo, l’amministrazione, in collaborazione con la Proloco, ha organizzato per questa la stagione estiva una serie di eventi culturali, spettacoli teatrali, rassegne, festival, conferenze, laboratori didattico-ricreativi tutti dedicati alla scoperta del parco stesso e a chiunque colga l’invito a trascorrere un’esperienza culturale e naturalistica.