Percorso archeo, ritardo di un anno. Tour con il sindaco Silvetti e l'assessore Tombolini: «Lavori al Guasco, la fine ad agosto»

Percorso archeo, ritardo di un anno. Tour con il sindaco Silvetti e l'assessore Tombolini: «Lavori al Guasco, la fine ad agosto»
Percorso archeo, ritardo di un anno. Tour con il sindaco Silvetti e l'assessore Tombolini: «Lavori al Guasco, la fine ad agosto»
di Andrea Maccarone
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 01:35 - Ultimo aggiornamento: 11:57

ANCONA - Meglio tardi che mai. Antico adagio, sempre valido. Da riadattare e utilizzare anche per il percorso archeologico che dal porto antico conduce al Guasco, in un viaggio nel cuore della città storica. I lavori, inaugurati a settembre 2022 e che avrebbero dovuto vedere il traguardo nella primavera 2023, con oltre un anno di ritardo taglieranno il nastro d’arrivo entro la prossima estate. Una dopo l’altra, le tappe dell’itinerario, verranno liberate dalle transenne che ne impediscono la fruibilità. La prima infrastruttura che verrà restituita alla città sarà la passerella che dal fondo del Lungomare Vanvitelli conduce alla Casa del Capitano.

Viaggio nella storia

Un camminamento di neanche un centinaio di metri che affaccia sui resti dell’antico porto traianeo.

Rovine che si mescolano alle fondamenta dell’Ancona medievale in un mash up di epoche che raccontano secoli di storia del capoluogo. Il passaggio verrà reso percorribile ad aprile. «Siamo agli ultimi ritocchi» assicura il sindaco Daniele Silvetti, che insieme all’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini, il dirigente Stefano Capannelli, il Rup Giulia Paoloni e il funzionario Fiorenza Finizio, ci ha accompagnato in un sopralluogo sul posto. «Per l’estate buona parte del percorso archeologico sarà riconsegnato alla città» rimarca Silvetti.

Buona parte, perché per il podio di piazza Dante si dovrà attendere ancora un po’. Il restyling è giunto al progetto esecutivo. Ma il resto, piazza del Capitano e Sacello medievale, vedranno la luce nei nuovi tempi annunciati dal Comune. Ad essere alle battute finali i lavori di recupero di piazza del Capitano. L’avvio del cantiere risale a febbraio del 2023 per un importo complessivo di 755.479 euro (importo contrattuale 558.355 euro) finanziato con fondi Por Fesr Marche.

All’appello mancano le opere di sistemazione del verde, il rivestimento in corten dei varchi che affacciano sull’area archeologica e l’ impianto di videosorveglianza (3 telecamere, una per ogni varco). Fine lavori prevista entro aprile. Resta da definire la fruibilità e l’utilizzo della Casa del Capitano. «C'è una convenzione Comune e Provincia di Ancona per l'apertura al pubblico» sottolinea Tombolini. «Oltre al Planetario sarebbe interessante allestire un’illustrazione guidata delle caratteristiche del porto antico - rilancia il sindaco -. E per le aperture abbiamo contattato l’ordine dei Cavalieri Templari di Chiaravalle».

La variante

Risalendo via Rupi Comunali si arriva al Sacello Medievale. La consegna dei lavori risale al 29 settembre 2022, per un importo complessivo di 1 milione di euro (fondi Por Fesr). Mentre l’importo contrattuale di 528mila euro è salito a 582mila euro per una variante richiesta dalla Soprintendenza riguardante la copertura in acciaio. Un inciampo che ha rallentato ulteriormente i lavori. «Entro 10 giorni riprenderanno i lavori» assicura il Comune. Il traguardo è fissato ad agosto. Mancano da completare: il rifacimento della scala tra via Rupi Comunali e Piazza Stracca, realizzazione della nuova passerella interna all’area archeologica, realizzazione della nuova copertura e relativa struttura dell’area archeologica , trattamento di finitura superficiale per le porzioni di muratura appena realizzate e l’arredo urbano (ad esempio le panchine).

Lavori in quota

Non fa parte a pieno titolo delle opere di restyling del percorso archeologico, ma per ovvie ragioni ne diventa una cerniera. E parliamo della scalinata che da via Pizzecolli s’inerpica verso via Birarelli. Con un mutuo di 400mila euro, il Comune ha fissato per aprile l’inaugurazione dell’opera. Tutti i gradini sono stati completati. Manca la posa in opera delle ringhiere in ferro, il completamento degli allacci elettrici, la realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica e alcune piccole opere di finitura. Qui, ad aver determinato i rallentamenti, sono stati alcuni ritrovamenti archeologici. Del resto, l’itinerario è un viaggio nel tempo.

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