Ancona, Tambroni ed ex Lancisi in vendita i due scempi. Ma chi li comprerà mai?

Il vecchio Cardiologico costa 1,85 milioni: 3 aste deserte, ora ci si riprova

Ancona, Tambroni ed ex Lancisi in vendita i due scempi. Ma chi li comprerà mai?
Ancona, Tambroni ed ex Lancisi in vendita i due scempi. Ma chi li comprerà mai?
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio, 07:42
ANCONA Vendere. Facile a dirsi, (molto) meno a farsi. Quei catafalchi che svettano sulla città, uno a Bordo Rodi, l’altro a Posatora, sono una vergogna apparentemente impossibile da cancellare. Ora ci si riprova. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche a giorni pubblicherà una nuova manifestazione d’interesse per l’ex Lancisi che nessuno vuole: non una vera e propria asta (ne sono già andate deserte tre...) ma un preliminare invito a farsi avanti a tutti gli operatori economici interessati ad acquistare il vecchio Cardiologico, abbandonato a se stesso da 21 anni.  

Prezzo: 1.850.000 euro e da lì non si scende. «Stiamo cercando la migliore soluzione per evitare di svalutare l’immobile, tra una settimana verrà indetto il bando», riferisce il dg di Torrette, Armando Gozzini. Altrettanto complicato è dare un futuro al Tambroni, l’incompiuta per eccellenza. Dopo 19 anni si tenta la svolta per il pensionato inaugurato nel dicembre 2005 e mai divenuto operativo per gravi carenze strutturali: «Lo abbiamo inserito nel piano delle alienazioni» ha annunciato Maria Capalbo, direttrice dell’Inrca. All’epoca costò 8 milioni. Demolirlo e rifarlo potrebbe costare meno che metterlo a norma. La valutazione è in corso di definizione da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma la quotazione è destinata a crollare.


I segni 


Chi acquisterà mai questi due palazzoni-fantasma? A vederli così, passerebbe la voglia anche al più ricco e visionario degli imprenditori. In via Baccarani e in via Scandali i residenti non riescono ancora ad abituarsi all’idea di dover posare lo sguardo, ogni mattina, su quello scempio che è l’ex Lancisi. Per quanto gli ingressi siano stati sbarrati, qui i vandali continuano a lasciare il segno.

Lo dimostrano le scritte comparse sulla facciata del vecchio ingresso e il tirassegno contro la porta e le vetrate laterali. C’è da dire che il Comune sta curando il verde, almeno quello, perché il piazzale interno era diventato una giungla. Eppure gli incivili continuano a gettare rifiuti dalla strada. Per tre volte l’Aou delle Marche ha tentato di vendere i 6.500 mq di vuoto lasciati dal trasferimento del Cardiologico nel polo di Torrette, nel 2003. Ma nonostante il prezzo sia sceso da 2,7 a 1,85 milioni, di potenziali acquirenti non c’è nemmeno l’ombra. L’unico che di recente si è fatto avanti è il rappresentante di una catena di supermercati che è stato subito stoppato perché tra gli usi previsti dalla destinazione urbanistica (già ampliata nel 2014) non c’è la grande distribuzione. Al massimo, alloggi e negozi di vicinato. Silvetti, in campagna elettorale, aveva lanciato l’idea di uno studentato. Stupendo, ma il Comune investirà mai tutti questi soldi, se non li ha neppure per sistemare le strade?


I sogni


L’altro sogno di Palazzo del Popolo (destinato a rimanere tale?) è la trasformazione del Tambroni in una maxi-cittadella per l’assistenza agli anziani: l’intenzione espressa dalla giunta Silvetti è rilevare i 5.770 mq del pensionato-fantasma in via Cupa di Posatora, sequestrato dalla procura a 4 mesi dall’inaugurazione-beffa del 2005, per trasferirvi le 3 strutture per anziani e disabili di Villa Almagià (via Redipuglia), Il Cigno (via Veneto) e Benincasa (via Podesti). Ma ancora non c’è nemmeno una valutazione economica dell’immobile horror, al cui interno sono ancora conservati costosissimi macchinari intonsi, meta di sbandati e vandali. A nulla è servita la videosorveglianza, né il cancello aggiuntivo posizionato all’ingresso: qualcuno l’ha spostato e da lì ci entra chiunque, in cerca di un brivido. 

 

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