San Benedetto, troppi strappi alle regole anti contagio: chiuso 15 giorni il Ginger Bar

San Benedetto, troppi strappi alle regole anti contagio: chiuso 15 giorni il Ginger Bar
San Benedetto, troppi strappi alle regole anti contagio: chiuso 15 giorni il Ginger Bar
di Emidio Lattanzi
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Mercoledì 17 Giugno 2020, 05:30

SAN BENEDETTO - Alla fine è arrivato il primo cartellino rosso. La Questura ha chiuso il Ginger Bar, un locale di via San Martino a San Benedetto che dovrà restare con le porte sbarrate per quindici giorni durante i quali non potrà accogliere clienti né fare alcun tipo di attività aperta al pubblico al suo interno. A monte del provvedimento c’è prevalentemente il mancato rispetto delle normative anti covid per quanto riguarda le attività che effettuano la somministrazione di alimenti e bevande. 

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Ma in questo specifico c’è il rischio che la posizione del locale possa aggravarsi ulteriormente dal momento che, non trattandosi della prima volta che quella specifica attività viene chiusa, il questore scriverà al sindaco Piunti invitandolo a valutare la possibilità di revocare la licenza al bar.
 
Per il momento la chiusura è legata a quanto previsto dall’articolo 100 del Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e, come detto, rappresenta il cartellino rosso dopo quelli giallo e arancione che il dottor Pomponio aveva sventolato virtualmente in occasione dei primi controlli. 
Altri locali ammoniti 
«Lo abbiamo fatto anche con altri locali - spiega il Questore - alcuni hanno messo le cose a posto dopo il cartellino giallo, altri hanno ricevuto quello arancione ed hanno presentato le proprie controdeduzioni che stiamo valutando. In questo caso si è arrivati al provvedimento di chiusura». A questa decisione potrebbero comunque seguirne altre dal momento che ci sono almeno un paio di locali sotto esame nei quali, il prossimo fine settimana, saranno effettuati ulteriori controlli da parte delle forze dell’ordine per verificare che, dopo gli ammonimenti, le cose siano state riportate nella regolarità. La parola passa insomma ora al sindaco Pasqualino Piunti che, anche attraverso la polizia locale e l’ufficio commercio del comune, dovrà valutare il da farsi per quanto riguarda il futuro del locale chiuso in via San Martino. Per quanto riguarda questa amministrazione, soltanto in un caso si era deciso di revocare una licenza ad un locale. Era accaduto in via Calatafimi quando, a fronte di alcuni controlli, emerse che un bar stava lavorando con una partita Iva sospesa e dunque non attiva. 
Movida seduta 
Il tutto mentre ci si avvicina al prossimo fine settimana, il secondo consecutivo con in vigore l’ordinanza del primo cittadino della cosiddetta “movida seduta”. Il provvedimento, contrariamente a quanto accaduto a inizio giugno, non è relativo a tutte le ore del giorno e della notte ma di tutte le notti, dalle 21 di sera fino alle 6 del mattino dopo, a partire da venerdì 12 giugno e fino sabato 11 luglio. In quella data si deciderà se prolungare il provvedimento anche fino alla fine della stagione estiva o se rivederne alcuni aspetti. Lo specifica lo stesso Piunti che sottolinea come l’ordinanza possa essere riveduta e corretta in base agli eventi. Lo scorso weekend, il primo con questo genere di rodinanza, le cose sono sembrate essere andate bene.

L’augurio è che tutto possa filare liscio anche il prossimo.

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