Il Madonna del Soccorso non è più un ospedale Covid: tornano "a casa" tutti i reparti

San Benedetto, il Madonna del Soccorso non è più un ospedale Covid: tornano "a casa" tutti i reparti
San Benedetto, il Madonna del Soccorso non è più un ospedale Covid: tornano "a casa" tutti i reparti
di Alessandra Clementi
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Domenica 14 Giugno 2020, 05:35

SAN BENEDETTO «Riconsegniamo un ospedale migliore di prima». Tira un respiro di sollievo il direttore dell’Area vasta cinque Cesare Milani che si è trovato a fronteggiare una pandemia e la trasformazione di un ospedale in Centro Covid. Ieri le ultime operazioni di sanificazione e pulizia dei canali dell’aria nei reparti che ancora devono essere riconsegnati. 

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Domani torneranno al loro posto Ginecologia, Pediatria, Centro trasfusionale e Oculistica, mentre Chirurgia riprenderà possesso dei suoi locali al terzo piano. «Non sono stati facili questi mesi – afferma il direttore Cesare Milani – gestire la paura e inizialmente la difficoltà a reperire i dispositivi di sicurezza. Abbiamo rispettato anche la tempistica con cui riconsegniamo il Madonna del soccorso dal momento che avevamo previsto il rientro entro fine giugno e invece già da domani tutti i reparti saranno al loro posto. Anche la nuova fase che ci aspetta non sarà semplice». Sono ripartite lo scorso 1° giugno le prenotazioni al Cup per visite ed esami diagnostici, visto che gli appuntamenti previsti durante il confinamento sono stati annullati e quindi tutti da riprendere. «Il problema - spiega Milani - è che mentre prima effettuavamo 20 visite in un giorno ora se ne potranno fare molto meno». 
 
I lavori
Intanto proseguono anche i lavori strutturali al Madonna del soccorso da mesi impacchettato per la realizzazione del cosiddetto cappotto termico. Opere che in questi mesi hanno subito un rallentamento e ora si procederà a effettuare il tampone a tutti gli operai impegnati nel cantiere per poi ripartire e poter riconsegnare l’ospedale entro fine anno. Nei mesi scorsi sono stati sostituiti gran parte degli infissi a oltre 900 finestre del nosocomio locale, sostituzione delle caldaie e le operazioni su tutta l’ala che ospita gli uffici amministrativi. Si tratta di lavori di riqualificazione energetica per un investimento di 5,4 milioni di euro che comporteranno un risparmio del 50% di anidride carbonica. L’intervento in corso prevede opere per la riqualificazione energetica dell’involucro edilizio, e di efficientamento degli impianti di produzione e distribuzione dell’energia termica. E proprio in merito alla sospensione del cantiere per Covid che il Comitato Salviamo il Madonna del soccorso ha richiesto un accesso agli atti denunciando materiale abbandonato nel parcheggio di via Manara e i lavori fermi, ma tutto sarebbe dovuto alla necessità di effettuare tamponi agli operai. 
I turni
Intanto lo stesso Comitato pone l’attenzione su criticità che si sarebbero verificate nei turni ospedalieri. Nicola Baiocchi e Rosaria Falco fanno riferimento a una lettera inviata dal personale al direttore sanitario Diana Sansoni nella quale si evidenzierebbero delle pesanti criticità in un reparto del Madonna del Soccorso. «Nella lettera - affermano Falco e Baiocchi - si parla di orario di servizio settimanale che supera quello previsto dal contratto nazionale di lavoro pur in presenza di medici della stessa specialità già presenti in AV5 ma non assegnati a un dato presidio ospedaliero e dunque considerabili, come da contratto, a disposizione delle già citate necessità. Vogliamo scommettere che questi medici sono destinati tutti ad Ascoli? Inoltre si lamenta un calendario turni che non prevede recuperi settimanali per i medici coinvolti. Risulta altamente penalizzante l’assenza del necessario giorno di riposo ogni 7 giornate consecutive lavorative, problematiche di natura medico-legale.

Si tenga presente che tali turni sono stati compilati secondo un prospetto presentato dalla stesso direttore sanitario. Pertanto chiediamo anche noi alla signora Sansoni e al dottor Milani, di farci sapere come intendere risolvere questi problemi, che andranno a ricadere, come sempre, sulla salute dei cittadini, ringraziando nel contempo la signora Sansoni per la costante linea seguita con ammirevole coerenza, che si risolve sempre nel danneggiare il Madonna del Soccorso».

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