Coronavirus, fase due ad Ascoli: un piano di rilancio per il commercio e le imprese

Coronavirus, fase due ad Ascoli: un piano di rilancio per il commercio e le imprese
Coronavirus, fase due ad Ascoli: un piano di rilancio per il commercio e le imprese
di Luca Marcolini
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Domenica 12 Aprile 2020, 14:16

ASCOLI - Dopo il soccorso ai nuovi poveri e alle famiglie, mentre si fronteggia l’emergenza sanitaria e sociale da Coronavirus, l’Arengo prova ora anche a guardare un po’ in avanti per cominciare a concretizzare l’ingresso nella fase 2, ovvero quella della ripartenza, attraverso un Piano di rilancio anche economico della città di Ascoli. Un Piano che dovrà ripartire inevitabilmente per alcune azioni da mettere in campo in tempi stretti per tenere a galla il mondo delle attività cittadine, in primis quelle commerciali e artigianali, che dopo il “lockdown” si ritrovano con l’acqua alla gola.

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Ed ora l’Amministrazione comunale, dopo aver approvato in giunta il bilancio di previsione 2020, ha avviato un ragionamento per mettere in campo una serie di interventi di sostegno al mondo imprenditoriale per quelle realtà maggiormente in difficoltà, Un Piano di rilancio dell’Arengo che, nella prima fase, dovrebbe prevedere l’adozione di una misura specifica per il sostegno ad attività commerciali e artigianali, oltre ad agevolazioni fiscali previste per imprese che reinvestiranno sul territorio in particolare per migliore la qualità della vita e l’ambiente. 
  
Il settore forse maggiormente colpito a livello cittadino, oltre quello turistico, è proprio quello delle attività commerciali e artigianali che, già in difficoltà tra crisi e terremoto, con questa chiusura forzata legata al Coronavirus rischiano di non rialzare più le serrande. Da questo punto di vista, il sindaco e la giunta stanno ragionando su possibili misure di intervento da attivare per un sostegno che possa aiutare in qualche modo a tamponare un po’, nell’immediato , dopo l’emergenza sociale, anche quella economica. Altrettanto grave. Lo stesso sindaco Fioravanti, rivolgendosi ai cittadini, ha confermato di voler «mettere in campo risorse per sostenere le imprese, oltreché le famiglie». «Cercheremo di fare il massimo con le nostre forze, - ha dichiarato il primo cittadino – anche se attendiamo un supporto in termini di risorse anche dal Governo». «Inoltre, - ha aggiunto il sindaco - nell’ambito del nostro Piano di rilancio in quella che possiamo considerare la fase 2 di questa emergenza, abbiano pensato ad incentivi fiscali per le aziende che siano disponibili a reinvestire in alcuni settori come il miglioramento della qualità di vita e quella ambientale della città. E coinvolgeremo anche le Università per studiare progetti di sviluppo di nuove imprese finalizzate al miglioramento della qualità della vita, cercando di attrarre qui nuove aziende». Intanto, il direttivo Anci a cui anche il sindaco Fioravanti ha partecipato ieri in collegamento digitale ha deciso di sollecitare «l’erogazione di contributi per imprese e attività inerenti i settori del turismo, del commercio e della pesca e di riattivare tempestivamente tutti i cantieri pubblici e privati relativi al terremoto».

L’emergenza sociale 
Sul fronte dell’emergenza sociale, è stato definito il numero complessivo delle richieste per i buoni spesa: sono state 544 con qualche famiglia che ha presentato, però, una duplice domanda. E’ prevista per oggi la conclusione delle operazioni di consegna a domicilio di tutti i buoni spesa richiesti

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