Ferdinando ucciso dal Coronavirus a 59 anni, città in lutto per il mago del pesce

Ferdinando ucciso dal Coronavirus a 59 anni, città in lutto per il mago del pesce
Ferdinando ucciso dal Coronavirus a 59 anni, città in lutto per il mago del pesce
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Mercoledì 8 Aprile 2020, 10:58

SAN BENEDETTO Nella tarda mattinata di ieri è morto, ad Ancona, Ferdinando Divisi, 59 anni, cuoco e socio del ristorante “L’Arco” storico locale di via San Martino. Si tratta della terza vittima sambenedettese contagiata dal Covid-19. Divisi era ricoverato all’ospedale regionale Torrette di Ancona dove era stato trasportato alcuni giorni fa dopo che le sue condizioni erano peggiorate. Il cuoco, insieme ad altri suoi familiari, era infatti risultato positivo al Covid 19 e il virus è andato ad aggiungersi ad altre pregresse patologie provando notevolmente il fisico del sessantenne.

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Le sue condizioni di salute sono andate peggiorando fino alla necessità della terapia intensiva e al decesso arrivato nella tarda mattinata di ieri all’ospedale regionale. Divisi era lo storico cuoco del ristorante “L’Arco”, uno dei più frequentati locali del centro di San Benedetto specializzato nel pesce. Era anche uno dei soci del locale insieme ai fratelli Pio e Alessandro Spinozzi. Originario di Force, nell’ascolano, Divisi viveva praticamente da parecchi anni a Porto d’Ascol. Lascia la moglie e due figlie. 
 
Aveva scoperto di essere positivo al Covid-19 a metà marzo quando si era sottoposto all’esame del tampone dopo essere stato informato che, nel ristorante, aveva mangiato una decina di giorni prima una comitiva ascolana con una persona poi risultata contagiata dal Coronavirus. La cena era avvenuta l’8 marzo, un paio di giorni prima della chiusura dei locali imposta dal decreto ministeriale. Anche altre persone quella sera erano state contagiate ma, per loro, la malattia non ha presentato gravi problemi. 
Il ricovero 
Per Divisi la storia è purtroppo stata diversa. Il coronavirus è andato ad indebolire ulteriormente il suo fisico dal momento che l’uomo conviveva con alcune patologie. La situazione si è così aggravata tanto che poco dopo aver scoperto di essere positivo era stato necessario il ricovero. Il suo trasferimento, a causa dell’indisponibilità di posti al Madonna del Soccorso che si stava per trasformare in un ospedale Covid, è avvenuto al Torrette di Ancona dove è stato preso in cura dall’equipe sanitaria che si occupa dei contagiati da coronavirus e, come detto, la situazione è andata sempre a peggiorare fino a ieri quando in Riviera è arrivata la notizia del decesso dell’uomo. Una notizia che ha scosso l’intera comunità sambenedettese. Tanti clienti del ristorante ed amici si sono stretti virtualmente intorno alla famiglia e ai soci del locale con i quali Ferdinando lavorava quotidianamente.
La terza vittima 
Ferdinando Divisi è la terza vittima sambenedettese da coronavirus. Negli ultimi dieci giorni si sono infatti registrati i decessi di due anziani: un novantenne morto all’ospedale di San Benedetto ed una ottantaquattrenne, deceduta al Madonna del Soccorso nei giorni precedenti. 

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