Guanti monouso, protesta alla residenza per disabili: «Prezzi alle stelle, speculazione inaccettabile»

Guanti monouso, protesta alla residenza per disabili: «Prezzi alle stelle, speculazione inaccettabile»
Guanti monouso, protesta alla residenza per disabili: «Prezzi alle stelle, speculazione inaccettabile»
di Francesco Massi
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Lunedì 14 Settembre 2020, 09:31

COMUNANZA - Dopo i prezzi gonfiati delle mascherine nel pieno dell’emergenza da covid 19, ora il problema rilevante è diventato quello dei guanti monouso in lattice. Introvabili o scarsissimi durante il periodo clou della pandemia sono rimasti difficili da poter acquistare anche dopo la fine dell’emergenza, per la mancanza delle quantità richieste dal mercato.

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Fattore che ha portato ad una speculazione feroce sui prezzi con aumenti molto consistenti. Una problematica che già da tempo stanno affrontando specialmente quelle residenze socio sanitarie che hanno bisogno di un consumo elevato di guanti monouso per gli operatori. 

A sollevare la questione è Giuseppe Monaldi, direttore della struttura comunanzese per disabili “Don Rino Vallorani” e facente parte di una società che gestisce più sedi e servizi di questo genere. «Ci sono forti speculazioni in atto – sottolinea Monaldi – per l’approvvigionamento dei dpi necessari per la salvaguardia della salute di ospiti ed operatori». Attualmente il grande problema riguarda proprio i guanti in lattice monouso. «A gennaio di quest’anno prima dell’emergenza da covid 19 – continua il direttore – pagavamo ogni scatola da 100 pezzi circa 3,50 euro, nel periodo dell’emergenza sono diventati introvabili, oggi, dall’ultimo ordine che abbiamo fatto, il prezzo è schizzato a 11,90 euro sempre per la stessa confezione da 100 guanti. 

Quantità limitate 
Inoltre le quantità sono sempre molto limitate. I prezzi dimostrano che vi è una speculazione selvaggia, ma soprattutto i quantitativi limitati mettono a rischio l’incolumità degli stessi ospiti e degli operatori. L’ultimo ordine effettuato, circa una settimana fa, - continua Monaldi – lo abbiamo potuto fare per soli 2000 pezzi per ogni struttura. Un problema grosso in quanto assolutamente insufficienti. Considerando che ognuna di queste strutture ne utilizza 3-4mila al mese abbiamo un’autonomia di circa 15 giorni». 

I prezzi 
E ancora. Le difficoltà sarebbero notevoli se la pandemia dovesse crescere di nuovo e ci fosse una nuova chiusura. Inoltre la lievitazione dei prezzi potrebbe impennarsi ancora, visto che c’è stato un crescendo esponenziale in pochi mesi per ogni confezione da 100 guanti, da 3,50 euro, a 8,90, fino agli attuali 11,90. Una speculazione che, come al solito non si sa dove parte ma che potrebbe già iniziare dalla produzione. Infatti i prezzi sembra arrivino già fortemente aumentati agli stessi distributori all’ingrosso. Prodotti realizzati quasi esclusivamente all’estero, a cominciare dalla Cina. Sta di fatto che la carenza è forte. D’altronde da mesi se ne sono accorti anche i normali consumatori, visto che nei supermercati o catene specializzate in prodotti d’igiene domestica e personale i guanti in lattice si trovano col contagocce e a prezzi comunque aumentati rispetto a prima. 

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