Serate da brividi tra assembramenti e mascherine abbassate: raduni di ragazzi in centro

Serate da brividi tra assembramenti e mascherine abbassate: raduni di ragazzi in centro
Serate da brividi tra assembramenti e mascherine abbassate: raduni di ragazzi in centro
di Filippo Ferretti
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Martedì 15 Dicembre 2020, 03:20

ASCOLI - Un fine settimana che potrebbe costar caro e non solo in fatto di una eventuale recrudescenza di restrizioni ma anche per quel che concerne possibili aumenti di contagi in città.

Due giornate, quelle dell’ultimo weekend, vissute all’insegna degli affollamenti, di regole infrante, dell’esigenza di fare una baldoria che il nostro territorio non può ancora permettersi, dopo aver lottato per ridurre le preoccupanti cifre del contagio registrate salla fine dell’estate. 

I giovani

In realtà, l’urgenza di recuperare il tempo perduto e di festeggiare in maniera esagerata era saltata agli occhi già da venerdì sera, con assembramenti formatisi in centro storico nelle ore serali, da parte di giovanissimi. E sono stati soprattutto loro i protagonisti pure del sabato e della domenica, prendendo d’assalto gli scaffali degli alcolici di numerosi supermercati. Bottiglie, lattine e damigiane che, le mattine dopo, sono state ritrovate vuote e abbandonate per strada, sopra ai marciapiedi, davanti a portoni e saracinesche. 

Le location

In piazza Ventidio Basso e in piazza del Popolo ma in particolare in via del Trivio, centinaia di ragazzi si sono radunati per ore. A causa della folla creatasi e dei successivi schiamazzi, sono anche ripetutamente intervenute le volanti delle forze dell’ordine, invitando i presenti a non assembrarsi e a rimettere le mascherine che in molti casi erano abbassate. Numerosi commercianti si sono anche preoccupati dei quantitativi di alcol presentati alle casse dei loro negozi, al punto che, in un noto supermarket del centro, il direttore è intervenuto personalmente per evitare che si presentassero così tanti ragazzi a fare spesa un certo tipo di spesa. A commentare lo scenario creatosi nei giorni scorsi è uno dei sociologi da sempre più vicino alle esperienze dei ragazzi ascolani, Nello Giordani, certo che tutto questo nasca per abbattere i timori e i vuoti aumentati nel corso della pandemia. «I giovani sono una fascia debole e spesso rivelano la loro irresponsabilità: in questo modo cercano di abbattere la paura e l’ansia, oltre che tentare di socializzare faticosamente abbinando il senso di sfida» spiega il sociologo dell’Arengo, certo che la ricerca dello sballo sia dovuta alla necessità di eccedere, in un momento di così grande disagio. «Se inizialmente si pensava che i consumi sarebbero rallentato con il lockdown, oggi sappiamo che sono anzi aumentati, essendo l’alcool di facile accesso» rivela il direttore del Sert Marco Quercia. 

I timori

«Con la chiusura imposta ai bar alle ore 18 il rito dell’aperitivo è stato anticipato e alla fine sarò costretto a chiamare dei bodyguard per poter controllare la situazione, sempre più insostenibile» confessa Fabio Caponi del Caffè Sestili, gettonato ritrovo per giovani della città proprio dietro piazza del Popolo. Una delle tante conferme di quanto avviene con le nuove uscite, dopo le limitazioni vissute dai ragazzi, confinati in casa per mesi senza scuola e senza sport. Una fotografia che immortala luoghi in cui la socializzazione avviene con il bicchiere in mano, pericolosa scorciatoia per ridurre le distanze e tornare a sentirsi parte integrante di un gruppo.