Ancora morti: il coronavirus si porta via un ex professore e una casalinga

Ascoli, ancora morti: il coronavirus si porta via un ex professore e una casalinga
Ascoli, ancora morti: il coronavirus si porta via un ex professore e una casalinga
di Mario Paci
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Domenica 25 Ottobre 2020, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 09:50

ASCOLI - Altri due decessi nella giornata di ieri a causa del Coronavirus. Sono morti all’ospedale Murri di Fermo, Renzo Pulcini, di 88 anni, ex professore d’italiano alla scuola media di Ripatransone ed Agnese Civilotti 85 anni, casalinga di Venarotta.

Entrambi hanno contratto il virus in ambito familiare e dopo il ricovero di pochi giorni al Murri sono morti. Salgono a dieci i decessi a causa del Covid avvenuti dopo luglio con un aumento considerevole nelle ultime settimane a testimonianza che il virus si sta propagando in maniera letale, soprattutto fra gli anziani. 
Le discrepanze
Come ha evidenziato il direttore generale dell’Area vasta, Cesare Milani, la situazione nel Piceno è drammatica e a leggere il bollettino dei casi positivi nella giornata tutti hanno strabuzzato gli occhi: 247 contagiati in provincia! Eppure il Gores ne ha conteggiati appena 24. Come è possibile questa discrepanza nei numeri? «Probabilmente potrebbe esserci stato un difetto di comunicazione» dice Cesare Milani, direttore generale dell’Area vasta 5. Ma i dati inquietanti del Servizio di igiene e sanità pubblica sui tamponi sui tamponi processati fino alla tarda notte di venerdì paiono inequivocabili. E sarebbe un errore mettere la mordacchia a chi li fornisce non solo per avvisare i sindaci ma soprattutto la popolazione. Bisogna dare atto all’Area vasta 5, infatti, che è l’unica in maniera trasparente a fornire i dati sui contagi ma che non combaciano purtroppo con quelli del Gores nell’ultimo periodo. «Se i dati dell’Area vasta corrispondono a verità- afferma Francesco Ameli, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale-anche il sindaco della città più colpita, Marco Fioravanti, non può fare finta di nulla. In attesa che non sia il governo a bypassarlo deve fare qualcosa per impedire questa maledetta ondata di contagi.»
Le sale operatorie
E purtroppo una delle temute conseguenze di questa inarrestabile ondata di contagi è l’annullamento di molti interventi chirurgici programmati. L’Area vasta ha infatti sospeso al Mazzoni e al Madonna del Soccorso l’attività operatoria programmata sia in regime di ricovero ordinario sia di day surgery. Gli interventi chirurgici saranno assicurati invece per le urgenze (tumori, nascite, ortopedia). Il personale sanitario non è sufficiente e va dirottato per i ricoveri dei malati Covid. 
L’ospedale Covid
Il sindacato Ugl interviene intanto sull’ipotesi di una nuova trasformazione in ospedale Covid del Madonna del Soccorso di San Benedetto. «Esso - afferma Benito Rossi - è stato decretato ospedale Covid dalla notte alla mattina nel vicino febbraio 2020 e di conseguenza è stato annoverato in un piano Peimaf dove si prevede lo spostamento dei reparti così come già avvenuto». L’Ugl chiede ufficialmente che il Peimaf venga modificato, stralciando la possibilità di riconversione ad ospedale Covid. La nostra proposta è di predisporre la palazzina ex pediatria per eventuali positivi Covid a bassa intensità assistenziale. «Le nostre non sono voci incontrollate piuttosto valutazioni oggettive e fanno riferimento a dati e fatti oggettivi così come quando ci considerarono covid dalla notte alla mattina. Temiamo ancora che ciò riaccada e non per puro spirito di campanilismo, ma perché un ospedale non riuscirà a gestire i pazienti no covid. Occorre rimodulare il piano». L’Ugl si appella alla Regione proprio perché occorre tutelare i due ospedali e creare soluzioni di degenza per covid a bassa intensità assistenziale. In realtà ci sarebbe prima il Covid Center di Civitanova che sarà riaperto proprio oggi. L’Area vasta ha pubblicato un bando per l’adesione di volontari per andarci a lavorare. Intanto martedì rientrerà in servizio l’ex primario di pneumologia Pela per dare una mano ai colleghi impegnati nel Covid. Le sue professionalità ed esperienza furono utilissime durante l’emergenza della scorsa primavera. 
Le scuole
Infine, stante la perdurante presenza di casi di positività al Covid 19 tra alunni e personale del plesso Piacentini dell’Isc Centro, il sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti, d’intesa con la dirigente scolastica e l’Asur ha disposto il prolungamento della chiusura del plesso anche per la prossima settimana.

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