Malati Covid, esauriti i posti letto. Il direttore generale dell'Area vasta 5: «Situazione drammatica»

Malati Covid, esauriti i posti letto. Il direttore generale dell'Area vasta 5: «Situazione drammatica»
Malati Covid, esauriti i posti letto. Il direttore generale dell'Area vasta 5: «Situazione drammatica»
di Mario Paci
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Sabato 24 Ottobre 2020, 05:55

ASCOLI  - Si fa sempre più critica la situazione nel Piceno per il diffondersi della pandemia. Ieri notte si è registrata un’altra vittima al pronto soccorso di San Benedetto (Tonino Allevi, 81 anni, originario di Appignano) mentre sul fronte sanitario è, ormai, una corsa contro il tempo per far fronte alla richiesta di posti letto per i pazienti affetti da Covid-19. Saturati i dieci posti letto della struttura sopra il Centro trasfusionale del Mazzoni, attivati appena qualche giorno fa, la direzione dell’Area Vasta 5 è, adesso, alla ricerca di altri posti letto per far fronte all’aumento della domanda. 


Così, si è deciso di portare a venti i posti letto destinati alla degenza ordinaria per i pazienti Covid, che verranno ricavati sempre nella stessa struttura dove si trovano i dieci posti letto già aperti. Però, l’aumento della capienza per la degenza ordinaria per i pazienti Covid non potrà avvenire prima del primo novembre, quando si procederà all’assunzione di altro personale da immettere nell’organico dell’Area Vasta 5. In pratica, per tutta la prossima settimana, il personale sanitario del Mazzoni dovrà cercare di tamponare la situazione sempre che le criticità non aumentino. Un compito non per niente facile. Allo stesso modo si è deciso di creare nove posti letto di degenza ordinaria per i malati Covid all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto.

«La situazione è drammatica e i contagi non calano - spalanca le braccia Cesare Milani, direttore generale dell’Area vasta 5 - Se si dovesse continuare con questo trend saremo costretti a sospendere le visite programmate e sarebbe un guaio per i malati. Purtroppo, però, l’ospedale inizia a saturarsi e non ci sono più posti letto». E anche il personale inizia a scarseggiare. Ieri un’infermiera del pronto soccorso di San Benedetto è risultata positiva. Intanto al fine di procedere alle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del Covid- 19 e di garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, la direzione generale dell’Area vasta 5 ha deciso di ad assumere in qualità di operatore socio-sanitario mediante utilizzo della graduatoria del pubblico avviso approvata con determina Latini Daniela, Dell’Orefice Nicolò Maria, Cori Giulia, Corelli Maria Rosaria, Palma Margherita, Pignotti Fiorella, Shershun Olha e Grlli Maria Gabriella.

Sempre sul piano sanitario dovrebbero arrivare tra pochi giorni alcuni operatori persone addette al Dipartimento di Prevenzione per riannodare il contact-tracing, interrotto dall’inizio della settimana attraverso il coinvolgimento di un informatico. Una mossa, quella annunciata dalla Direzione dell’Area Vasta 5, che, però, potrebbe solo alleviare il problema, perché una volta perso il nodo dei contatti degli ultimi giorni sarà difficile risalire alle varie catene del tracciamento. Per quanto riguarda, invece, il diffondersi della pandemia, al Comune di Ascoli c’è da registrare un piccolo focolaio che preoccupa i dipendenti dell’Arengo. Ci sono infatti altri due dipendenti comunali che facevano parte dello staff delle commissioni d’esame che stanno eseguendo le prove per i concorsi all’auditorium Montevecchi. Tutti gli altri commissari sono in attesa del tampone.

Per quanto riguarda la scuola, a partire da oggi al Liceo Classico, Liceo Linguistico e Liceo delle Scienze Umane, si partirà con la rotazione delle classi del triennio tra didattica a distanza e didattica in presenza.

In tutto sono coinvolte 26 classi distribuite sui tre plessi. Un provvedimento che fa seguito all’ordinanza della Regione. Escluso, per adesso, invece, lo scaglionamento secondo l’orario dell’entrata in aula. Una misura che per il preside Verna comporterebbe non poche difficoltà per gli studenti, soprattutto, per quelli che dovrebbero effettuare il turno pomeridiano e, quindi, per la criticità del rientro presso le proprie abitazioni considerato la scarsità dei mezzi pubblici a disposizione nel pomeriggio. E purtroppo un docente del plesso di via Adige di Castel di Lama è risultato positivo al Coronavirus. Il personale scolastico e le famiglie dei alunni interessati sono stati avvisati ed è stata inviata apposita informativa all’Asur. La chiusura del plesso si rende necessaria per consentirne la sanificazione. 

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