ASCOLI Domenica notte, due detenuti del carcere di Marino del Tronto hanno tenuti impegnati gli agenti della polizia penitenziaria in servizio per fronteggiare le loro intemperanze. Prima hanno dato alle fiamme le lenzuola e i vestiti, poi hanno rotto il lavandino e gli arredi della cella dove erano rinchiusi: alla fine quattro baschi azzurri hanno dovuto far ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni a seguito delle ferite con prognosi tra i sette e i dieci giorni riportate nel corso dell’intervento nel tentativo di riportare la calma.
Le fiamme
Intorno alla mezzanotte, i due detenuti, uno di origine marocchina e l’altro romena, hanno iniziato a dare in escandescenze dando inizialmente alle fiamme le lenzuola e i materassi delle brande per poi bruciare anche alcuni vestiti.
Il trasferimento
Altri agenti hanno trasferito momentaneamente i due detenuti in una stanza dell’istituto solitamente utilizzata per attività giornaliere venendo aggrediti. Ma i detenuti hanno iniziato nuovamente a sfogare tutta la loro rabbia e a provocare danni mandando in frantumi gran parte di quello che era presente nella stanza. A quel punto, i due sono stati rinchiusi in celle d’isolamento in attesa che nei prossimi giorni vengano trasferiti in altri penitenziari. Non è la prima volta che all’interno della casa circondariale di Ascoli si registrano intemperanze in cui a farne le spese sono spesso gli agenti in servizio. Più volte i rappresentanti sindacali hanno denunciato la situazione difficile in cui si trovano a dover lavorare chiedendo che l’organico venga incrementato.