Ascoli, bonus bebè da luglio. Duecento euro per ogni nato ma l'Isee di mamma e papà deve essere adeguato

Ascoli, bonus bebè da luglio. Duecento euro per ogni nato ma l'Isee di mamma e papà deve essere adeguato
Ascoli, bonus bebè da luglio. Duecento euro per ogni nato ma l'Isee di mamma e papà deve essere adeguato
di Luca Marcolini
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Venerdì 16 Giugno 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 17:45

ASCOLI Il primo segnale per contrastare l’incubo denatalità che incombe sull’intero Stivale, Ascoli compresa, arriva da Palazzo Arengo. Un tassello iniziale che si concretizzerà in un bonus nuove nascite dal primo luglio fino al 31 dicembre, per poi valutare altre azioni, da concedere alle famiglie con reddito Isee non superiore a 20mila euro che avranno figli (o li adotteranno) in questo periodo. 



Bonus una tantum che andranno da 200 euro in caso di primo figlio, a 300 euro per un secondo figlio e fino a 400 euro per il terzo figlio. Un segnale, dunque, che va ad inserirsi in uno scenario e in una strategia sicuramente più ampi e complessi, per contrastare il deficit di nascite che sta spopolando gradualmente, in rapporto ai decessi, anche il capoluogo piceno.

Una misura che il sindaco Fioravanti, in raccordo con l’assessore alle politiche sociali Brugni, ha deciso di mettere in campo – utilizzando fondi comunali - anche dopo un confronto con il Forum delle associazioni familiari e la Fondazione per la natalità, dando il via a quello che può essere considerato un primo passo verso un percorso più ampio che dovrà integrarsi con azioni del Governo, della Regione e anche delle aziende presenti sul territorio. 

La denatalità
 

«Quello della denatalità è un problema nazionale e riguarda anche Ascoli – sottolinea il sindaco Fioravanti – perché il saldo tra nascite e morti è molto negativo. Abbiamo messo in campo subito, con l’approvazione di oggi (ieri – ndr) in giunta, una misura che va inserita in un contesto più ampio, anche nazionale. In una strategia complessa e condivisa si possono ottenere risultati». «Dal primo luglio, - aggiunge il primo cittadino – ogni famiglia con Isee fino a 20mila euro che avrà un primo figlio potrà presentare domanda per ricevere dall’amministrazione 200 euro, in caso di secondo figlio 300 euro e per un terzo figlio 400 euro. È una misura che da sola non può risolvere il problema , ma può essere inserita in una strategia più ampia come ad esempio attraverso il protocollo che il Forum delle associazioni familiari ha firmato insieme all’Anci Marche per costruire un percorso per stimolare la natalità e cercare di dare un messaggio forte alla popolazione: chi mette al mondo un bambino sa che ci sono istituzioni e forum che gli sono accanto. Partiamo con questo progetto pilota che prevede il bonus da luglio fino a dicembre per poi valutare e attivare altre iniziative».

Una nuova misura
 

«Si tratta di una ulteriore misura – aggiunge l’assessore Brugni – rispetto a quanto già sta facendo l’amministrazione su altri fronti per aiutare le famiglie, come ad esempio, il progetto di andare ora ad ampliare anche gli orari di apertura dei nostri tre asili nido, tenendoli aperti anche d’estate per andare incontro ai genitori che lavorano. Oltre al bonus per la nascita di figli, alle stesse famiglie consegneremo, al momento dell’iscrizione all’anagrafe dei neonati, anche un voucher per ritirare un kit di prodotti per bimbi appena nati nelle farmacie comunali». Il “Bonus nuove nascite”, nel dettaglio, sarà riservato ai genitori residenti nel comune di Ascoli conviventi o coabitanti con il figlio nato o adottato dal primo luglio al 31 dicembre 2023 e, come detto, con un Isee inferiore o pari a 20mila euro. 

Il kit per la Festa dei figli



Gli stessi kit sono stati, tra l’altro, consegnati anche ieri nel chiostro di San Francesco nel corso della Festa dei figli, istituita dall’Arengo a seguito di una mozione approvata in consiglio comunale proprio per il 15 giugno di ogni anno. E sempre nel corso della festa si è svolto un incontro con cui sono intervenuti anche Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari che ha parlato di «una necessaria alleanza di tutte le componenti, dallo Stato alla Regione, al Comune, alle famiglie e anche alle aziende che possono incentivare la natalità anche in ottica futura per i potenziali lavoratori del domani» e Gianluigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità che hanno sottolineato come «ogni anno l’Italia perde dal punto di vista numerico circa 10 città come Ascoli e bisogna lavorare per invertire la tendenza».

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