Bonus 100 euro (ex Renzi) in busta paga: a chi spetta e le simulazioni degli importi in base al reddito

Bonus 100 euro (ex Renzi) in busta paga: a chi spetta e le simulazioni degli importi in base al reddito
Bonus 100 euro (ex Renzi) in busta paga: a chi spetta e le simulazioni degli importi in base al reddito
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Sabato 6 Aprile 2024, 22:02

Bonus 100 euro (o ex Bonus Renzi) in busta paga: il trattamento integrativo è stato previsto anche per il 2024 come sostegno ai lavoratori dipedenti con il reddito più basso. Si tratta di un importo che arriva con lo stipendio, insieme alla retribuzione normale. Ecco a chi è destinato,i requisiti, gli importi e i tempi.

Chi può riceverlo

Il bonus 100 euro spetta ai lavoratori dipendenti e assimilati che hanno determinati requisiti. Per il 2024 è stata confermata la platea dell'anno precedente, con alcune differenze: i limiti di reddito sono gli stessi ma sono cambiate alcune regole di calcolo per via delle nuove disposizioni sulle detrazioni da lavoro dipendente e alla riduzione degli scaglioni Irpef da quattro a tre. Il requisito del reddito Si parte dal requisito fondamentale: il reddito. Il bonus spetta in misura piena ai lavoratori con un reddito fino a 15mila euro, per chi ha un reddito tra 15.001 e 28mila euro, invece, può spettare una somma ridotta.

Gli importi

Il trattamento integrativo può arrivare fino a un massimo di 1.200 euro all’anno, 100 al mese per dodici mensilità, per chi ha il reddito più basso. Chi ha un reddito tra 15.001 e 28mila euro, ha diritto al bonus in forma piena solo se le detrazioni spettanti superano l’imposta lorda dovuta, altrimenti verrà applicata una decurtazione. L’ammontare del contributo è determinato dalla differenza tra le detrazioni e l’imposta dovuta, fino a un importo massimo di 1.200 euro.

Viene erogato direttamente in busta paga ed è a carico dello Stato, ma è il datore di lavoro ad anticiparlo accanto allo stipendio. Per ottenerlo non serve presentare alcuna domanda.

I tempi

Il datore di lavoro può erogare il bonus ogni mese oppure una volta all'anno, a fine anno. Se il contributo non arriva insieme allo stipendio, si può ricevere nella dichiarazione dei redditi

La platea

L’ex bonus Renzi, che negli anni è passato da 80 a 100 euro, ha l’obiettivo di fornire un supporto economico ad alcune categorie di lavoratori dipendenti o percettori di reddito assimilato. Ad esempio: i soci lavoratori impiegati nelle cooperative; chi è in cassa integrazione e sta percependo indennità come Cig ordinaria, Cig straordinaria, Cig in deroga, assegno ordinario e assegno di solidarietà; i collaboratori che hanno sottoscritto un contratto a progetto o co.co.co. I tirocinanti e gli stagisti; chi ha una borsa di studio o un assegno premio per studio; chi sta svolgendo dei lavoratori socialmente utili; i sacerdoti; i disoccupati che stanno percependo le indennità NASpI e DIS-COLL; i disoccupati agricoli; le lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio e i lavoratori in congedo di paternità; i revisori di società; gli amministratori comunali; i lavoratori della Pubblica Amministrazione.

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