Ascoli, caro-bolletta, scatta l'aumento dell'acqua del 15% nei prossimi due anni

Ascoli, caro-bolletta, scatta l'aumento dell'acqua del 15% nei prossimi due anni
Ascoli, caro-bolletta, scatta l'aumento dell'acqua del 15% nei prossimi due anni
di Luigi Miozzi
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Venerdì 11 Novembre 2022, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 17:40

ASCOLI - Tra gli aumenti a cui le famiglie del Piceno e di parte del Fermano dovranno fare fronte ci sarà anche quello della bolletta dell’acqua. Il comitato ristretto dei sindaci della Ciip ha ribadito la necessità di dover ritoccare al rialzo la tariffa per poter garantire gli investimenti che la Ciip sarà chiamata a fare per rispettare il Piano d’Ambito.

Le ipotesi

Stando ad una prima ipotesi, che è ora al vaglio del sindaco di Ascoli, Marcoi Fioravanti, nella sua qualità di presidente dell’Aato a cui spetta la decisione sulla modifica delle tariffe, per il biennio 2022 e 2023 l’aumento dovrebbe essere di poco inferiore al 9% (8,45%, secondo quanto emerge da una prima ipotesi portata all’attenzione dei sindaci) e un ulteriore incremento di poco del 6% (6,3%) da applicare nel 2024.

Un aumento che l’Aato e di conseguenza la Ciip non hanno potuto evitare a seguito di rialzo dei costi dell’energia elettrica e delle materie prime che inevitabilmente hanno inciso sul bilancio della Ciip. La decisione, però, ha alimentato la polemica politica con il Pd che ha subito chiamato in causa il sindaco di Ascoli: «Inaccettabile l’aumento bollette dell’acqua del 15%. Fioravanti, in qualità di presidente Aato intervenga» dice il segretario provinciale del Partito democratico e capogruppo in consiglio comunale ad Ascoli, Francesco Ameli che mostra preoccupazione per le ripercussioni che la decisione possa avere le le famiglie. «È incredibile pensare che in un momento di crisi del genere determinato dall’aumento delle bollette di luce e gas possa arrivare un ulteriore carico per famiglie e imprese - dice Ameli -. Un aumento del 15% tenuto segreto ma che si vuole approvare entro una settimana e precisamente entro il 17 novembre. Aumenti imminenti che contrastano i proclami fatti dal vertice politico e tecnico del gestore che descrivevano bilanci virtuosi e tesoretti determinati dalla buona gestione e che rassicuravano i cittadini dicendo che le tariffe non sarebbero aumentate». Ameli ribadisce che, i maggiori costi chiesti ai cittadini che pagano già bollette salate, serviranno a coprire le spese degli investimenti che l’Aato ha in programma e che saranno realizzati dalla Ciip: «Quale amministrazione pubblica - si chiede l’esponente del Pd - alzerebbe le imposte locali per garantire, non i servizi essenziali, ma gli investimenti? Investimenti, mi preme ribadirlo, di cui il presidente Alati si è sempre vantato come a costo zero. Forse però aveva le idee poco chiare se a pagare saremo noi, cittadini piceni e fermani: il rischio è che continueremo a pagare le scelte di un vertice politico che ho sempre ritenuto inadeguato, e questa ne è la dimostrazione». 

La gestione

Una gestione quella di Aato e Ciip fortemente criticata da Ameli che intende mettere in evidenza le carenze della politica portata avanti fino ad ora per porre rimedio alla crisi idrica: « A più di sei anni dal sisma Ciip e Aato non sono riusciti a trovare ancora nuove sorgenti sui Sibillini addossando la colpa come al solito ad altri e, nel mentre, i cittadini continuano a bere acqua di pozzo. Ma se Ciip e Aato sostengono che non ci sia acqua sui Sibillini, perché vogliono farci pagare la realizzazione di un nuovo acquedotto proprio lì? E perché questo acquedotto che doveva essere costruito senza esborso dalle tasche dei contribuenti, ora ricadrà invece sui cittadini? C’è chi pensa che abbiamo l’anello al naso si sbaglia perché siamo pronti alla mobilitazione». 

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